Fra gli eventi per i 150 anni dell’Unità d’Italia, vi sarà anche la mostra Stazione Futuro. Presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino verrà allestito questo viaggio nel futuro del nostro paese, che rimarrà dal 17 marzo al 20 novembre 2011.
Sarà una delle molte occasioni di quest’anno per parlare e riflettere sull’avvenire del nostro paese dopo questi primi 150 anni di storia, sfidando chi dice che il futuro per l’Italia non sarà dei più rosei.
Il 17 marzo 2011 sarà un data molto importante, perché prenderanno il via molte mostre ed eventi legati al 150° anniversario del nostro paese. Fra questi le Officine Grandi Riparazioni di Torino ospiteranno, oltre alla mostra Fare gli Italiani, anche Stazione Futuro, che può essere considerata in un certo senso il seguito della prima.
Mentre Fare gli Italiani costituisce un percorso sopratutto nel passato e nella storia del nostro popolo, Stazione Futuro vuole guardare all’avvenire.
La mostra ricostruisce una sorta di città delle idee, suddivisa in più isolati formati da dei grandi cubi da cui il visitatore può entrare e uscire; ogni isolato è dedicato ad un tema ben preciso e attuale. Fra questi: salute, cibo, casa, rifiuti e ambiente, lavoro, spazio e comunicazione, tutte tematiche che in questi anni stanno cambiando e continueranno a cambiare i loro canoni.
Il tutto è naturalmente supportato dalle più moderne tecnologie, con ologrammi e video in 3D, che aiuteranno il visitatore a esplorare le idee pensate da grandi ricercatori fiduciosi per il futuro dell’Italia.
Le Officine Grandi Riparazioni, sede della mostra, si trovano in corso Castelfidardo 22 a Torino.
Dal 17 marzo al 2 giugno e dal 19 settembre al 20 novembre 2011 gli orari della mostra saranno i seguenti:
- Lunedì: 9 – 16
- Martedì, mercoledì, giovedì e domenica: 9 – 20
- Venerdì e sabato: 9 – 22
Dal 3 giugno al 18 settembre 2011:
- Lunedì: chiuso
- Martedì, mercoledì, giovedì e domenica: 9 – 20
- Venerdì e sabato: 9 – 22
La mostra Stazione Futuro a Torino vuole aiutare a pensare all’avvenire in maniera ottimista dopo questi 150 anni dell’Unità d’Italia. Perché non provarci?
