La zona d’Italia con il maggior numero di fabbriche: non ci sarebbero dubbi

La zona d’Italia con il maggior numero di fabbriche sembrerebbe non lasciare dubbi a riguardo. Eppure, però, i dati che emergono sono in grado di sorprendere chi pensa che la risposta sia più che scontata. Quando si parla di lavoro, infatti, si pensa subito alle regioni del nord ma sarà proprio così?

Milano di notte
La regione italiana con il maggior numero di fabbriche presenta una sorpresa – Viaggi.Nanopress.it

La zona d’Italia con il maggior numero di fabbriche, inoltre, risulterebbe essere quella che più fa da traino, addirittura, per l’intera comunità europea. Il dato può sembrare davvero sorprendente, eppure, ci sarebbero tre regioni italiane tra le prime dieci in Europa sia per il livello che per il numero di industrie.

La zona d’Italia con il maggior numero di fabbriche presenta una sorpresa

In Europa, infatti, esiste una vera e propria classificazione, la NUTS2, che prende in considerazione il numero di fabbriche, il livello del valore aggiunto delle industrie e la ricchezza prodotta dalla regione. In questa speciale classifica tra le prime dieci regioni europee, tre sono italiane. Non solo un vanto ed un fiore all’occhiello ma, bensì, la presa di coscienza di come l’Italia potrebbe fare da traino per l’intera Unione Europea.

La zona d’Italia con il maggior numero di fabbriche, in particolare la Regione che risponde a questi requisiti, secondo la classificazione NUTS2 europea, sarebbe la prima in tutta Europa. Un valore aggiunto di 80,4 miliardi di euro in grado di porla davanti alle due regioni tedesche di Stoccarda e dell’Oberbayern.

I dati Eurostat, insomma, forniscono un quadro realmente chiaro di quanto questa zona d’Italia sia sviluppata e possa fare da traino per l’Italia e l’Europa. Come poteva sembrare scontato all’inizio dell’articolo, ovviamente, stiamo parlando di regioni del nord. La Pianura Padana risulta essere la zona con il maggior numero di fabbriche attive e produttive. La Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna sono le regioni che figurano tra le prime dieci nella classifica europea.

Milano
Vista panoramica di un quartiere di Milano – Viaggi.Nanopress.it

Sarebbe proprio la Lombardia, come detto in precedenza, a superare anche i colossi tedeschi per industrializzazione e valore aggiunto. La regione, tra l’altro, si conferma essere uno dei principali bacini imprenditoriali italiani, la cifra del 15,8%, del resto, è davvero indicativa. Il dato tradotto in cifre significa ben 952.000 attività complessive che figurano nei registri delle Camere di Commercio lombarde.

Cifre gigantesche al confronto con l’Europa

Si tratta di numeri fermi al 2021 che dovranno essere aggiornate nei confronti di aziende dismesse o inattive che a fronte, però, delle nuove aziende iscritte all’Ente, dovrebbero quanto meno pareggiare i conti. La Lombardia, poi, vede in Milano la sua città traino. L’area metropolitana del capoluogo lombardo, infatti, è al primo posto nelle graduatorie provinciali sia per incidenza di ricchezza prodotta che per numero di occupati.

Si tratta di 16.578 miliardi di valore aggiunto prodotto nelle fabbriche dell’hinterland milanese per un numero di occupati pari a 198.893. Cifre davvero gigantesche se messe a confronto non solo con le altre regioni italiane ma, addirittura, europee.

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