Una scoperta fossile ha portato gli scienziati a scoprire che un animale iniziò ad abitare la Terra molto prima di quanto si pensasse.
Siamo abituati a vedere determinati animali così come sono oggi. Ma alcune specie hanno iniziato ad abitare la Terra prima di quanto pensassimo. E infatti, proprio recentemente, gli archeologi hanno scoperto che una specie di animale in particolare è apparso per la prima volta sulla terra moltissimi anni prima di quanto pensassimo.
Una data completamente nuova è stata annunciata dalla British University of Bristol, che si è recata per fare un’analisi dettagliata dei fossili di un esemplare che era conservato da tempo negli archivi del Museo locale di Storia Naturale.
La data ufficiale dei fossili
Sembrerebbe che questa specie è vissuta sul nostro pianeta 35 milioni di anni prima di quanto si sappia con certezza. L’analisi dei fossili ritrovati non portano assolutamente nessun dubbio, anzi, confermano il fatto che sarà uno dei fossili più importanti mai scoperti.
Stiamo parlando di fossili di lucertola. Si è sempre sostenuto in passato che il rettile in questione abbia “debuttato” alla fine del Giurassico medio. Questo periodo può essere datato a circa 176 milioni di anni fa, ma gli ultimi ritrovamenti suggeriscono circa 201 milioni di anni fa.
Il riconoscimento di ulteriori 35 milioni di anni arriva con la dimostrazione che il fossile può essere datato al tardo Triassico, il primo periodo dell’era mesozoica. La novità è di non poca importanza, in quanto riguarda tutte le ipotesi formulate in merito all’evoluzione di lucertole e serpenti.
Questo fossile che riscrive la storia di questa lucertola, è stato trovato in un magazzino ricco di collezioni del periodo degli anni ’50. Tra le altre cose, i resti sono stati trovati vicino alla cava di Tortworth.
Il nome strano della lucertola antica
I fossili sono stati rinominati in modo strano. Il team di ricerca britannico ha chiamato la lucertola Cryptovaranoides microlanius, o “macellaio piccolo”. Gli scienziati, infatti, non trascurarono il fatto che questa lucertola avesse prominenti mascelle e denti tanto affilati.
Vivendo per più di 200 milioni di anni fa, i rettili erano molto probabilmente strettamente imparentate con il tuatara neozelandese ed erano molto comuni tra loro. Quest’ultimo è l’unico sopravvissuto del gruppo Rhynchocephalia. Lo studio, svolto presso l’University of Bristol, è stato uno dei più dettagliati fino ad oggi per quanto concerne gli strumenti utilizzati.
Ulteriormente ai raggi X, il fossile del rettile è stata scansionato per costruire nuovamente l’esemplare in 3D. Questa tecnica ha permesso di riconoscere subito diverse piccole ossa, in più molto importante è la scatola del cranio, delle vertebre cervicali e della regione della spalla.
Questo ci permetterà di vedere tanto del nostro passato e, in particolare, di come vivevano le persone sulla terra quando era del tutto diversa.
