Questa spiaggia non è fatta di sabbia, è bellissima e si trova nel nostro Paese

Se vi dicessimo che esiste un luogo in Italia costituito in gran parte da un materiale particolare, ci credereste? Questa spiaggia non è fatta di sabbia e si trova proprio nel nostro paese, scopriamo dove.

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Spiaggia non fatta di sabbia – viaggi.nanopress.it

È decisamente arrivato il momento di iniziare a pensare alle vacanze estive. Caldo significa mare, ed il nostro paese in quanto a località balneari non ha davvero nulla da invidiare rispetto a blasonate destinazioni estere. Le spiagge bandiera blu sono davvero moltissime, ma quella di cui parliamo oggi ha una caratteristica particolare. Scopriamola insieme.

Una spiaggia non di sabbia nel nostro paese, ecco dove

Naturalmente se chiedessimo di indicare la regione italiana con un numero altissimo di località balneari da sogno, senza esitazioni in molti risponderebbero lei, la bellissima Sardegna.

Ed è proprio qui che troviamo una spiaggia non di sabbia, e vi garantiamo che non è un’iperbole. Si chiama Is Arutas e si trova nella provincia di Oristano, nella parte più occidentale dell’isola.

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Spiaggia di Is Arutas – viaggi.nanopress.it

Il suo nome in dialetto sardo significa “Le grotte” e si deve ad un complesso di tombe preistoriche (le domus de janas) scavate nella roccia, di origine pre nuragica.

Il segreto di Is Arutas, una spiaggia bellissima

Chiaramente la migliore qualità del luogo che lo accomuna a molti altri in tutta la Sardegna e le sue meraviglie naturali, è la presenza di acque cristalline, di colore tra il verde ed il cristallino.

In molti osservandone le foto, ma anche d’impatto una volta sul luogo, sono convinti la sua spiaggia sia fatta di…chicchi di riso!

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I granelli di quarzo di Is Arutas – viaggi.nanopress.it

In realtà il segreto è un altro: Is Arutas si compone di una distesa di granuli di dimensioni microscopiche di quarzo. Piccolissimi granelli che vanno dal bianco a molte gradazioni di colore. Questo spiega anche l’incredibile luminosità del luogo, che letteralmente risplende al sole.

Una spiaggia non di sabbia, ecco la sua storia.

Sì, ma come è possibile che una spiaggia possa avere questa caratteristica? La spiegazione è molto semplice. Nelle vicinanze troviamo la bella Isola di Malu Entu. Sui fondali di questo luogo si trova il granito porfirico dovuto ad un processo di erosione.

Questi residui si sono spostati fino a formare la componente principale di Is Arutas, esponendola però anche ad una problematica: il saccheggio. Attratti dalla particolarità di questo quarzo colorato in molti negli anni vi si sono spinti per portarne via con sé.

Questo è un problema per la corretta conservazione di una zona che è sì una importante località balneare, ma soprattutto un sito naturale fondamentale. Pertanto il saccheggio è attualmente severamente sanzionato.

Cosa fare ad Is Arutas

La spiaggia è raggiungibile attraversando la piccola frazione di San Salvatore di Sinis. Questa piccola borgata medievale è ritenuta un luogo sacro, per via di un santuario qui eretto, che sembra aver ospitato in epoche diverse, diversi culti religiosi.

Scelta spesso come set cinematografico soprattutto negli anni settanta, attualmente San Salvatore ospita diversi ristoranti e un’area campeggio molto utilizzata dai turisti, che la usano come base per recarsi nella spiaggia.

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Vista su San Giovanni di Sinis – viaggi.nanopress.it

Se avete intenzione di programmare una visita nel periodo di Settembre, potreste assistere anche alla Corsa degli Scalzi, una processione che vede i fedeli trasportare il simulacro del santo omonimo da Cabras a San Salvatore.

Un percorso di 9 chilometri che viene affrontato a piedi.

Visitare la bella Cabras

In molti optano per un soggiorno nella bella Cabras, a 14 chilometri da Is Arutas. Da qui è facile spostarsi nelle altre bellissime spiagge della penisola del Sinis.

Come non citare infatti Maimoni e Mari Ermi. Cabras è un luogo molto suggestivo ed interessante anche da un punto di vista storico. Molto consigliata è una visita guidata alla sua area archeologica: 90 minuti per immergersi nella storia del territorio.

Nel percorso sarà possibile visitare la Torre di San Giovanni e la Torre Vecchia ed è possibile abbinare anche una tappa al Museo dei Giganti.

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