Sapevi che esiste un borgo che ha visto il passaggio di San Francesco e dove si narra che viva un drago? Continua a leggere per scoprire dove si trova e perché visitarlo.
Il borgo in questione si trova in Umbria, proprio nel centro pulsante e verde dell’Italia, sede di religione, miti e anche tante leggende.
Un piccolo borgo incantato
In Umbria ci sono tanti borghi ma qualcuno sembra più magico di altri, come quello che stiamo per descriverti oggi di seguito. Si tratta di Piediluco, un borgo sospeso tra antichità e modernità per via della sua atmosfera magica e delle storie che si tramandano legate ad esso. Anche se non è tanto famoso quanto altri borghi umbri, Piediluco è una destinazione perfetta per chi vuole pace e tranquillità in mezzo alla natura ma con un tanta storia.
Il borgo, infatti, venne fondato nell’età del Bronzo. A testimoniarlo ci pensano numerosi scavi archeologici e documenti ritrovati anche nell’abbazia che fu dei monaci di Farfa. Sulla sommità del paese c’è una Rocca di forma quadrangolare che risale all’antichità ma che si è conservata molto bene per arrivare sino a noi.
Al borgo si lega a stretto filo anche la storia del Santo Patrono d’Italia: San Francesco che vi passò nel 1208 proprio soggiornando nella rocca. Quest’ultima venne attaccata da Rieti e Spoleto ma la sua distruzione venne impedita dall’intervento del papa Benedetto XII.
Perché recarsi a Piediluco
Oltre al borgo ricco di storia, a Piediluco merita una visita anche il lago che è perfetto anche per attività come la pesca e la vela. Proprio al lago è legata una fantastica leggenda. Si racconta, infatti, che le acque del lago siano abitate da un serpentone che somiglia ad un drago. Sono in tanti a sostenere di aver visto la creatura quando la luna piena, di notte, svettava alta nel cielo. Che sia vero oppure no, la magia del posto è non indifferente.
Piediluco è molto vicino alle Cascate delle Marmore e ben si presta ad essere la gita di un giorno perfetta anche da Roma Capitale. Per arrivarci, infatti, bisogna percorrere dalla Capitale circa cento chilometri in auto.
Non bisogna dimenticare anche di addentrarsi nei vicoletti del paese e, magari, gustare qualche prodotto tipico in una delle tante panetterie e ristoranti della zona.
