Gary Chang presenta la nuova casa tecnologica in Cina

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La Cina si sa ha sempre avuto qualche problemino con il sovraffollamento. Ma Gary Chang, uno dei suoi architetti più rappresentativi, ha trovato la soluzione: 24 stanze in 32 mq. Proprio così! In futuro dunque avremo non solo case ecologiche ma anche super tecnologiche.

Scompartimenti che scompaiono, stanze che ruotano, giochi di luci e riflessi, questi sono i metodi utilizzati dall’architetto Gary Chang per riuscire a racchiudere ben 24 stanze iln32 metri quadrati. E’ una delle ultime follie architettoniche arrivate dalla Cina. Le trasformazioni della casa ci portano ad affermare che siamo in presenza di una nuova frontiera del modo di abitare. Nelle zone in cui c’è un gran numero di case, nei luoghi in cui la densità abitativa è altissima, come Hong Kong, ma di esempi ne abbiamo anche in Italia (a Portici, quartiere dormitorio di Napoli, il numero di abitanti per chilometro quadrato è secondo solo alla città cinese), la soluzione potrebbe essere proprio questa: ridurre al minimo gli spazi e con l’aiuto della tecnologia riuscire a trasformare la casa in una piccola reggia. Figuratevi che l’architetto Chang ha pensato a tutto: nell’abitazione, oltre alla libreria, alla cucina e alla camera da letto, c’è anche l’amaca e la stanza degli hobby.
Ma Gary Chang non è nuovo a questo tipo di invenzioni per risolvere i problemi di sovraffollamento. Nella sua partecipazione alla Biennale d’Architettura di Venezia nel 2000 ha presentato un allestimento di grande effetto sul tema della densità abitativa delle metropoli asiatiche.
I suoi progetti abitativi, come la ‘residenza sperimentale’ per la Great Wall Commune in Cina o le varianti della sua casa d’abitazione, sono stati pubblicati in tutto il mondo come esempio di riflessione estrema sull’abitare nel prossimo futuro.

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