Disastri naturali: Venezia tra le 7 città che rischiano di sprofondare nell’acqua

venezia
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Chi di noi non ricorda il mito della città sommersa di Atlantide, sempre cercata e mai ritrovata ma onnipresente in miti, leggende e saghe? Siamo abituati a sentir parlare al passato di disastri naturali come eruzioni vulcaniche e terremoti devastanti, eppure ci sono anche delle città moderne che rischiano di essere sommerse dalle acque.

Recentemente di parla di disastri naturali soprattutto in relazione al maltempo, che negli ultimi mesi ha dato sfogo alla propria violenza causando anche alcune vittime, oppure per chiamare in causa la marea nera che ha inquinato le acque del Golfo del Messico. Ma andando indietro nel tempo e nella storia, le più grandi calamità naturali sono quasi sempre legate in modo indissolubile all’acqua. Secondo la leggenda, l’isola di Atlantide si trovava spersa in qualche punto al largo dell’Oceano Atlantico: il suo grado di civiltà raggiunto era notevole, tanto che avrebbe potuto sottomettere buona parte di Europa e Africa se non fosse stata distrutta e sepolta dalle acque. La sua storia si perde nelle nebbie del tempo: nessuno l’ha mai trovata, nessuno sa se sia esistita davvero. Ciò che conta, è che Atlantide incarna il mito delle città sommerse per eccellenza: un mito che sta per tornare tristemente attuale dal momento che nel mondo ci sono diverse città che rischiano di fare la sua stessa fine a causa delle acque. Dall’America all’Asia, passando anche per l’Italia, ecco l’elenco delle sette città che rischiano di sprofondare nel mare.

Shangai, tre metri sopra il mare

Shangai
Shangai

A Bund, il quartiere commerciale più elegante della città di Shangai, le case sono già sotto il livello del fiume Huangpu, che passa proprio accanto a loro. Il rischio qui è che l’acqua del fiume, respinta dal mare, decida di trovare la propria strada allagando alcuni tra i palazzi più antichi della Cina. Le cose non migliorano sull’altra sponda del fiume: quando c’è l’alta marea, infatti, i grattacieli di Pudong finiscono sott’acqua. Se è vero che entro i prossimi duecento anni il livello degli oceani si alzerà di cinque centimetri a causa dello scioglimento dei ghiacciai, allora Shangai fa bene ad essere preoccupata visto che si trova a soli tre centimetri sul livello del mare.

L’acqua alta di Venezia

Lo sappiamo tutti: decidere di visitare Venezia significa fare i conti con la possibilità di incappare nell’acqua alta. Negli ultimi 100 anni il livello dell’acqua a Venezia è aumentato in modo esponenziale: basta pensare che da quando è stata fondata nel 421, l’Adriatico era più basso di almeno 5 metri. La situazione potrebbe subire un crollo nel 2055: a meno che non si trovi una soluzione prima, il primo piano di palazzi e abitazioni verrà completamente sommerso.

Le piogge di Città del Messico

Messico
Messico

Il problema di Città del Messico è rappresentato dalle buche che si aprono all’improvviso nelle strade durante la stagione delle piogge, in estate: la conseguenza è che a volte le persone vengono inghiottite da queste voragini che si spalancano da un momento all’altro. Basta pensare che nel 2007, nel corso di un temporale particolarmente violento, una crepa nella strada si è allargata al punto da ‘divorare’ un’intera auto e un curioso che si era fermato a dare un’occhiata.

New Orleans e le tempeste tropicali

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Chi non ricorda i danni provocati dall’uragano Katrina nel 2005 alla città di New Orleans? Eppure, la città era già in pericolo prima ancora che la violenza della tempesta si scatenasse sui suoi locali e i suoi ristoranti: pur essendo stata fondata nel 1722 a una certa distanza dal mare, nel corso del tempo il terreno che la separa dal Golfo del Messico è stato lentamente eroso dalle tempeste tropicali. Nel 2006 una ricerca ha rivelato come la città fosse sprofondata di mezzo centimetro all’anno.

Houston abbiamo un problema

Houston
Houston

A Houston sorge il centro spaziale della Nasa che ogni anno attira milioni di turisti curiosi di capire qualcosa di più dello spazio: eppure la città è molto a rischio di sprofondamento nelle acque a causa del terreno instabile su cui sorge. Houston è stata infatti costruita lungo le rive dei quattro principali emissari del Golfo del Messico e il continuo ricorso alle risorse idriche della falda acquifera ha contribuito ad indebolire in modo consistente i punti d’appoggio di strade e grattacieli. Senza contare che la città, che conta 2,3 milioni di abitanti, è sede continua di trivellazioni per l’estrazione del petrolio.

New York e l’Empire State Building

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Ebbene sì, anche se New York è la città più sicura degli Usa non è immune dal rischio di sprofondare nelle acque, lasciando visibile solo la punta dell’Empire State Building. Il riscaldamento climatico, infatti, si farà sentire con maggiore intensità proprio nella Grande Mela, facendo crescere il livello del mare nella baia di New York due volte più in fretta che nel resto del mondo. A quanto sembra, il fiume Hudson, sulla cui foce sorge la città, avrebbe un grado di salinità all’estuario troppo elevato: il che significa che insieme all’erosione delle spiagge e all’immersione dei terreni meno elevati, New York potrebbe prima trasformarsi in una palude e quindi essere inghiottita dalle acque definitivamente.

Bangkok minacciata dal fiume

bangkok
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La capitale thailandese soffre a causa della minaccia rappresentata dal fiume Chao Phraya, che confluisce nella sua baia a 48 chilometri dalla città. In soli sette anni la città potrebbe ritrovarsi sommersa, coi suoi grattacieli e i suoi templi a causa del riscaldamento globale che provocherebbe un innalzamento delle acque del fiume: la colpa è dell’utilizzo indiscriminato delle risorse naturali, del disboscamento e delle emissioni di gas che influiscono sull’effetto serra, che potrebbero portare a uno tsunami più devastante di quello del 2004.

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