“C’è un piccolo orso…”, e invece si sbagliava di grosso: cos’era davvero

Un piccolo orso nel parcheggio, vi pare possibile? Inizia così questa storia, che però in realtà ha un diverso epilogo, scopriamolo.

un piccolo orso
Un piccolo orso – viaggi.nanopress.it

Immaginate di ricevere una chiamata che vi avvisa del ritrovamento di un orso in un parcheggio. Di certo una insolita eventualità che lascia abbastanza sbalorditi. E così è stato per queste persone, raccogliendo questa segnalazione, solo l’inizio di una storia particolare.

Un piccolo orso nel parcheggio, ma in realtà…

Una storia di quelle che scaldano il cuore e che avrebbe potuto avere un epilogo ben diverso se non fosse stato per l’intervento di persone di buonsenso e soprattutto di buon cuore. Una delle piaghe della nostra società, tra le tante, è quella dell’abbandono di animali.

Un problema frequentissimo che si cerca di arginare in ogni modo, ma che non può completamente evitare situazioni dall’esito tragico. Come avrebbe potuto accadere in questa vicenda. Ci troviamo negli Stati Uniti, e il tutto inizia con la segnalazione ad una donna che si occupa di salvaguardia animale, dell’avvistamento di un “piccolo orso” in un parcheggio.

La donna, Deanna Tsosie, è nota nella comunità Navajo per il suo impegno nella tutela di animali abbandonati. Naturalmente racconta di essere rimasta perplessa da una simile eventuale presenza in una zona cittadina, ma di non essersi di certo tirata indietro davanti a una tale richiesta di aiuto.

Così è accorsa in soccorso dell’animale, che però si è rivelato essere un realtà un piccolo cucciolo di cane meticcio.

Il salvataggio di Ace

A quanto pare già altri passanti avevano notato la presenza dell’animale, solo e spaventato al punto da nascondersi dietro i pneumatici delle macchine. Per molti che però ne hanno notato la presenza senza fare nulla, provvidenziale l’intervento invece delle persone che hanno chiamato Deanna.

La donna si è resa conto immediatamente che l’animale era in stato di denutrizione, spaventato e infreddolito. Lo ha ribattezzato Ace e senza non pochi sforzi, vista la paura del cane, è riuscita a catturarlo per portarlo al caldo ed al sicuro. Nessuna traccia della mamma, cercata nelle immediate vicinanze anche grazie all’aiuto di altri volontari.

il piccolo ace
Il piccolo Ace – viaggi.nanopress.it

Naturalmente è parso subito evidente che Ace avesse bisogno di cure immediate, che però Deanna non poteva provvedere. Così ha pensato di contattare l’associazione locale Az Hidden Jem Rescue. L’aspetto tenerissimo del cucciolo ha sciolto il cuore dei volontari. Ace è stato visitato dai veterinari che hanno riscontrato la presenza dei sintomi della rogna. Una malattia che se non adeguatamente trattata può avere conseguenze serie, ed essere anche contagiosa per l’essere umano.

Fortunatamente Ace è stato trattato immediatamente, e dopo pochi giorni ha mostrato di essere in ottima saluta. E così la Hidden Jem ha potuto collocarlo presso una famiglia adottiva di stallo. In pratica vivrà con loro quel tanto che servirà per farlo crescere, recuperare forze, abituarsi a vivere in comunità e verrà poi reso disponibile per una adozione definitiva.

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