Va a pesca e cattura qualcosa di straordinario: scoppia a piangere quando capisce cos’è

Cucciolo di delfino impigliato in una rete da pesca: un pescatore rimane stupido quando si accorge di ciò che sta accadendo. Il video della vicenda è diventato virale sui Social e fa ancora oggi riflettere sulle tematiche della salvaguardia ambientale.

Pescatore incredibile scoperta
Pescatore incredibile scoperta – viaggi.nanopress.it

Ciò che è accaduto non molto tempo fa al largo di Procida è l’ennesima dimostrazione di come gli animali possano essere estremamente intelligenti e dotati di sensibilità. Tempo fa una manta aveva fatto il possibile per partorire i suoi cuccioli. Questa volta una mamma delfino ha cercato in tutti i modi di esprimere a dei pescatori la sua disperazione: il suo piccolo era rimasto intrappolato in una rete da pesca.

Cucciolo di delfino impigliato in una rete da pesca: i pescatori lo salvano

Da qualche giorno ricircola in rete un video pubblicato tempo fa su Facebook. Si tratta di un filmato a dir poco sensazionale che riprende la scena di un salvataggio.

Alcuni pescatori si trovavano al largo dell’isola di Procida quando un delfino ha cominciato a balzare fuori dall’acqua come nell’intento di voler comunicare loro qualcosa. Il pescatore autore del video ha creduto inizialmente si trattasse dell’ennesimo caso di delfino impigliato in una rete da pesca. Questa, però, volta a rimanere incastrato era un cucciolo. La madre ha cercato quindi in tutti i modi di segnalare la presenza del suo piccolo e, finalmente, i pescatori sono riusciti a liberarlo.

Superfluo dire che tanta è stata l’emozione provata da chi ha contribuito al salvataggio.

Di recente altri cuccioli di delfino sono stati salvati dalla Guardia Costiera, come è accaduto per esempio nei pressi di Porto Recanati. Il cucciolo in questo caso era rimasto intrappolato in una rete di nylon. Per fortuna l’intervento della Guardia Costiera di Civitanova è stato pressoché immediato e il cucciolo è riuscito a salvarsi e a tornare di nuovo in libertà in mare.

L’importante lavoro della Guardia Costiera e dei volontari

Ogni anno sono numerosi i casi di cetacei e mammiferi che rimangono accidentalmente impigliati nelle reti da pesca, soprattutto nel Mediterraneo. In questi casi sono estremamente fondamentali gli aiuti tempestivi della Guardia Costiera e delle associazioni che lavorano per la tutela degli ambienti marini e delle specie.

Secondo alcune ricerche, dal 2020 sono ben 100 i chilometri di reti sequestrati dalla Guardia Costiera perché irregolari. Si tratta di reti lunghe e quasi invisibili per gli animali che vi finiscono dentro, spesso cetacei, tartarughe, delfini e uccelli. Nonostante siano vietate dal 1999, tutt’oggi molto le utilizzano ancora in modo illegale mettendo in pericolo gli abitanti dei mari.

Oggi chi utilizza questo genere di strumentazione rischia purtroppo solo una multa da 300 euro, davvero poco considerando i gravi danni che l’uso ne comporta.

Per combattere il fenomeno della pesca pericolosa, sono molti i progetti sostenibili portati avanti dagli ambientalisti. Uno di questi è Life Delfi, volto a salvaguardare i pesci e in modo particolare i delfini. Il progetto è coordinato dal Consiglio Nazionale Ricerca con la collaborazione di Legambiente e oltre a proteggere gli animali, salvaguardia anche i pescatori professionisti che lamentano il fatto che i delfini rimangano spesso impigliati per cibarsi delle prede presenti nelle reti da pesca.

Cucciolo di delfino impigliato
Cucciolo di delfino impigliato – viaggi.nanopress.it

Il 60% dei delfini è infatti anche coinvolto nella pesca accidentale: almeno 300 mila delfini rimangono impigliati nelle reti senza riuscire più a liberarsi e morendo.

Proprio per questo anche il WWF combatte da anni per la sopravvivenza di questi animali, puntando sulla diffusione di tecniche di pesca sostenibile e sull’istituzione di più aree marine protette.

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