Tevere, il dettaglio preoccupa i passanti: ecco cosa ha fatto riemergere la siccità

La situazione è preoccupante per il fiume Tevere. Allarme siccità e c’è preoccupazione per i prossimi mesi. Ecco le parole del Presidente di Roma Natura.

Tevere in siccità
Tevere in siccità- viaggi.nanopress.it

Il Tevere è il fiume simbolo di Roma che al momento sta vivendo una situazione allarmante di siccità che potrebbe peggiorare con il caldo. Nasce sulle pendici del Monte Fumaiolo in Emilia Romagna e attraversa la Toscana e l’Umbria prima di arrivare nel Lazio dove sfocia ad Ostia nel Mar Tirreno.

Nei secoli il Tevere ha cambiato varie volte il suo nome. Inizialmente era chiamato Albula e faceva riferimento al chiaro colore delle acqua. Rumon è stato invece il nome in epoca etrusca. E poi Tevere che secondo alcuni è collegato al re Tiberino Silvio che ci è annegato nel fiume.

Tevere
Tevere – la situazione è preoccupante – viaggi.nanopress.it

E se in antichità il Tevere inondava, le strada del centro storico arrivavano fino a piazza di Spagna ed oltre, oggi si vive il problema apposto a questo, la siccità. Questa è sempre maggiore e sono intervenuti alcuni esperti del posto a chiarire la situazione lasciando dichiarazioni a Il Messagero.

Tevere: il problema della siccità avanza

Come abbiamo detto la situazione del Tevere attualmente è molto preoccupante. La siccità sta colpendo varie zone d’Italia e la conseguenza incide soprattutto su laghi e fiumi. Ed infatti verso metà febbraio è stata rilevata nel Tevere una portata di acqua di circa 5 metri. Questo è l’effetto delle scarse precipitazioni ma anche del mancato scioglimento della neve.

Il cambiamento climatico è evidente e questi sono chiari segnali che il mondo sta cambiando e che bisogna intervenire subito. Il messaggio di un vogatore, Cappelluzzo, a Il Messagero ha colpito tutti. È diventato un senso unico alternato, ha detto l’uomo. Ormai è diventato difficile andare in canoa senza scontrarsi con i rifiuti che riemergono.

Tevere siccità
Tevere siccità – la situazione preoccupa – viaggi.nanopress.it

La situazione peggiora in anno in anno e ci si preoccupa per la prossima estate. Già nell’estate del 2022 il fiume poteva quasi essere attraverso a piedi. Ci sono poi isole galleggianti di immondizia. Questo il racconto di Gianfraco Cappelluzzo, vogatore del Circolo Tevere Remo.

Ma non è l’unico che ne ha parlato, anche il presidente di Roma Natura, Maurizio Gubbiotti, ha spiegato che questa situazione può causare sofferenza in animali e piante a causa della mancanza di ossigeno. Ha infatti detto che potrebbero esserci delle morie tra i pesci, e che gli uccelli potrebbero spostarsi in altre zone.

siccità Tevere
siccità Tevere – potrebbe diventare un torrente – viaggi.nanopress.it

È intervenuto poi anche il direttore di Legambiente Lazio, Roberto Sacchi. Questo ha spiegato che se le condizioni meteorologiche continueranno in questo modo, nei prossimi mesi si vedrà sempre meno fondale. Ci sarà un disastro peggiore di quello che c’è stato nel 2022.

Sacchi ha poi continuato dicendo che ci potrebbe essere il rischio che il Tevere diventerà un torrente nei prossimi 50 anni. Questo soprattutto a causa della perdita di portata d’acqua dei suoi affluenti, Chiascio, Nestore, Paglia, Nera ed Aniene.

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