Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare: così recitava una celebre canzone di Mina degli anni sessanta. La prossima estate, ormai alle porte, riserverà però agli italiani una brutta sorpresa: l’aumento dei prezzi di ombrelloni, sdraio e degli altri servizi offerti dagli stabilimenti balneari.
Le spiagge più care d’Italia? Sicuramente quelle di Toscana, Liguria e litorale laziale.
Dai dati raccolti dall’associazione dei consumatori Adoc, emerge un notevole aumento del classico ‘pacchetto spiaggia’: dall’ombrellone + 4,2% al lettino + 2,6%, passando per sdraio + 1,6% e ingresso al lido + 2,6%. Con punte che sfiorano il 25% di aumento in Sardegna e Toscana.
E se il prezzo medio di un ombrellone in Campania è di 6,00 euro, in Sardegna arriva a sfiorare i 9,00 euro.
E’ già da qualche stagione che il caro spiaggia sta diventando un salasso per le famiglie italiane e rischia di deprimere a lungo andare il settore turistico balneare. Sempre più spesso infatti le famiglie preferiscono optare per località di montagna, per vacanze ai laghi o nelle città d’arte. Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, spiega che la spesa media che un nucleo familiare di quattro persone per rilassarsi in riva al mare supera ormai quota 95 euro.
Rimane vivo poi il solito dibattito sull’accesso alla spiaggia, che dovrebbe essere gratuito secondo la legge italiana ma che, nella maggior parte dei casi, viene fatto pagare e anche tanto.
In Liguria resta il problema della percentuale di spiagge libere messe a disposizione dei cittadini: solo 12 comuni, tra i 63 della costa ligure, possono vantare percentuali superiori al 40%. Mentre nel Lazio, sull’arenile di Ostia, solo il 20% delle spiagge prevede l’accesso libero.