Sai dove si trova questa bellissima isola? Ha una particolarità unica

Un’isola con una particolarità unica. Sapete dove si trova? Andiamo insieme alla scoperta di un posto davvero incredibile.

Isola particolare
Isola particolare – viaggi.nanopress.it

Una destinazione che ha un fascino sicuramente irripetibile. Un’isola che non è una meta turistica popolare, ma che ha un storia davvero complessa. Un luogo che richiede ai suoi visitatori accessi controllati. A renderla celebre più che la sua componente estetica, sono altre caratteristiche. Scopriamo insieme dove si trova questa meta.

Un’isola con una particolarità unica, dove si trova?

Un luogo che racconta moltissimo della storia del paese cui appartiene, anche solo con la sua presenza. Una particolarità unica quella di questa isola, molto misteriosa. Per capire qualcosa in più della sua storia dovremo viaggiare fino in Giappone.

Il posto cui facciamo riferimento si chiama Hashima o se preferite Gunkanjima che letteralmente significa “isola della nave da guerra”. Il nome si deve alla forma, che pare somigli molto ad una celebre corazzata giapponese, la Tosa.

Non stiamo parlando di un’isola famosa per le sue bellezze, quanto forse più per la sua storia. Hashima fa infatti parte delle 505 isole appartenenti alla prefettura di Nagasaki, tutte disabitate. Si trova a circa un’ora da Nagasaki ed in passato era nota per essere un prolifico sito minerario nella sua nazione.

isola-con-una-particolarità-unica
Isola con una particolarità unica – viaggi.nanopress.it

Lo stato di abbandono risale al 1974, quando in seguito alla chiusura delle miniere l’isola è stata pian piano abbandonata e versa dunque in uno stato di decadimento. Nonostante questo interessa ed attira moltissimo i turisti proprio per la sua estetica industriale, quasi come se fosse un sito archeologico.

Proprio per questo motivo, nel 2009 si è deciso di riaprire alcune zone alle visite, naturalmente guidate e ad accesso limitato. L’UNESCO l’ha poi inserita nel 2015 tra i 23 siti storici che meritano di fare parte dei patrimoni dell’Umanità.

Lunga 480 metri e larga 160, pensate che l’isola poteva ospitare in passato fino a 5300 persone.

Hashima, l’isola fantasma

Ad oggi di questa ricca comunità rimangono solo rovine ed edifici vuoti. Un ricco polo minerario che vide iniziare la sua attività a fine 1800. L’attività divenne in poco tempo molto redditizia, favorendo l’espansione anche del centro abitato. Sorsero presto spazi residenziali, e botteghe, e perfino un santuario.

Nel 1890 la miniera venne acquistata dalla Mitsubishi Motors. Ben presto con il loro intervento Hashima divenne un’isola popolatissima. Ad un certo punto si contavano circa  140 mila abitanti per chilometro quadrato. Sorsero dunque altri edifici funzionali, come scuole, ospedali ed altri palazzi.

L’isola fantasma però andò incontro ad lento declino iniziato negli anni sessanta. Purtroppo la causa fu la sempre maggiore importanza del petrolio, con conseguente meno richiesta del carbone. Dopo alcuni anni dunque la miniera fu costretta a chiudere, portando quindi la popolazione pian piano ad abbandonare quei luoghi.

I tour per vederla durano circa 45 minuti ed avvengono solo tramite guida turistica. Gli avventori accederanno solo nelle zone ritenute più sicure. Questi tour partono tutti dal porto di Nagasaki, ed arrivare fino ad Hashima richiede 30 minuti di navigazione. L’importante è prenotare con largo anticipo. E tenere presente che i tour possono anche essere cancellati in caso di maltempo improvviso.

gli-edifici-abbandonati-di-hashima
Gli edifici abbandonati di Hashima – viaggi.nanopress.it

Si tratta certamente di una tappa fondamentale durante un viaggio a Nagasaki, ma se comunque non vi interessa camminare direttamente sull’isola è possibile partecipare anche a delle visite a distanza. Esiste anche opportunità di fare un giro dell’isola in barca. Arrivando fino alla zona più meridionale. Gli edifici abbandonati sono visibili anche in lontananza e l’esperienza è comunque incredibilmente suggestiva.

Altra idea è quella di usufruire del Museo digitale di Gunkanjima. Si trova a Nagasaki nella zona della chiesa di Oura. Una visita molto interessante perché permette di fare un viaggio virtuale di Hashima. Arricchito anche di installazioni. Si ripercorrono così gli anni in cui la miniera era attiva, analizzando molti aspetti della vita quotidiana locale.  Molte foto, filmati e anche testimonianze di chi ha vissuto in questi luoghi.

Impostazioni privacy