In una delle città conquistate da Giulio Cesare è stata fatta un’incredibile scoperta. Ecco di cosa si tratta.
Una delle figure più importanti per l’impero romano è stato Giulio Cesare che grazie alla sua tenacia è diventato uno dei pionieri della polis romana oltre i confini del territorio da lui governato.
Dopo aver sconfitto l’esercito di Farsalo e farsi nominare dittatore a vita creò delle Istituzioni della Repubblica. E assegnò le terre dei veterani ai poveri realizzando anche opere pubbliche.
Le gesta di Giulio Cesare
Una volta conquistata la Gallia, Giulio Cesare, allargò la res publica romana e portò i suoi eserciti a combattere per la prima volta in Egitto, Spagna, Grecia, Germania, Britannia, Africa e Ponto.
Era amatissimo dal popolo, proprio per via del fatto che metteva a disposizione delle riforme che tendevano a favorire i cittadini tanto da lasciare nel suo testamento alcuni sesterzi per il proletariato urbano e i legionari.
Fidandosi dei suoi nemici, a cui aveva dato clemenza, rimase ucciso da questi ultimi che lo assassinarono assieme a dei suoi amici a cui aveva dato gloria e da alcune persone che aveva designati eredi nel suo testamento.
Secondo il De bello Hispaniensi, la città di Ategua, in Spagna, nei pressi di Cordoba, è stata luogo della guerra civile tra Giulio Cesare e Cneo e Sesto, i figli di Pompeo e fu conquistata dai Cesari nel 45 a.C.
In questo luogo, su una collina abbandonata da tempo è stato scoperto un anfiteatro di dimensioni ridotte dal diametro di 44 metri e un’arena di circa 27, dimensioni molto piccole rispetto ad altri suoi simili.
L’incredibile scoperta e l’obiettivo comune
Questo, rende questo micro-anfiteatro, uno dei più piccoli del mondo romano e la datazione risale al I secolo a.C.. E sembra che sia stato utilizzato fino al III secolo a.C. per poi essere abbandonato.
Arturo Bernal, Ministro della Cultura e dello Sport si è recato sul luogo per ammirare la scoperta archeologica e ha affermato che negli ultimi tre anni sono stati investiti dei soldi per avviare delle ricerche in questi posti. E che l’Ente cercherà di far emergere altre meraviglie nascoste.
Eduardo Lucena, delegato territoriale per il turismo, la cultura e lo sport di Cordoba e Camino Fuertes, coordinatore dell’Enclave archeologica hanno dichiarato qual è il loro obiettivo.
L’idea è quella di far emergere altri reperti con la possibilità di aprire, già a partire da questa estate, i siti al pubblico per valorizzare l’Enclave e renderla disponibile ai cittadini e ai turisti.
Già dal 2000, l’Enclave ha fatto emergere moltissimi reperti come antichi forni e terme. E alcune costruzioni che risalgono al I e al III secolo a.C. e le azioni di scavi sono stati permessi in questi 23 anni negli isolati urbani 37 e 18 del complesso.
L’obiettivo comune è quello di rendere accessibile, entro i prossimi mesi, ai turisti questi posti. Per poter divulgare il patrimonio di questa fantastica terra e farla diventare uno dei punti turistici più ambiti nel corso degli anni a venire.