Questo bellissimo Paese ti regala 6 mila euro se vai a viverci per combattere il problema dello spopolamento dei piccoli centri. Un’iniziativa che sembra funzionare.
In Italia da anni moltissimi comuni hanno adottato una efficace strategia per combattere la piaga dello spopolamento dei piccoli borghi.
Il nostro è stato infatti uno dei primi Paesi a offrire, per esempio, le proprie case al costo simbolico di un euro partendo dai comuni pionieri di Gangi, in provincia di Palermo, e Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento.
In altre regioni d’Italia le offerte sono diverse, ma non meno allettanti. Il borghetto di Candela, in provincia di Foggia, offre incentivi dagli 800 ai 2000 euro a chi si trasferisce, o ancora il Molise è disposto a pagare 700 euro al mese a tutti coloro che andrebbero a traferirci la propria residenza per almeno 5 anni.
Ma non solo in Italia: anche all’estero ci sono Paesi disposti a regalare dei soldi a chi decide di andare a vivere in un determinato centro.
Il problema dello spopolamento in alcuni Paesi, una piaga condivisa da molte realtà
Lo spopolamento è un fenomeno comune in molti paesi, in particolare nelle aree rurali o nei piccoli centri urbani. Questo problema si verifica quando la popolazione residente diminuisce progressivamente, spesso a causa di vari fattori socio-economici e demografici.
Le ragioni principali dello spopolamento nei piccoli borghi possono includere:
Declino economico. Molte delle attività economiche tradizionali, come l’agricoltura o l’artigianato, possono diventare meno redditizie, costringendo le persone a cercare opportunità lavorative altrove, spesso nelle città più grandi. È proprio la mancanza di opportunità che spinge soprattutto i giovani ad andarsene.
Invecchiamento della popolazione. La migrazione dei giovani fa sì che a rimanere sia solo la popolazione anziana che, nel tempo, può non essere in grado di sostenere la comunità.
Scarsa accessibilità e servizi. Alcuni piccoli borghi possono trovarsi in aree remote e avere accesso limitato a servizi essenziali come trasporti pubblici, strutture mediche e istruzione. Ciò può scoraggiare nuove persone dal trasferirsi e a quelle residenti a rimanere.
Mancanza di infrastrutture. La carenza di infrastrutture moderne, come la banda larga e le reti di comunicazione avanzate, può rendere i piccoli borghi meno attraenti per le imprese e gli individui che dipendono da queste tecnologie per lavorare o vivere.
Le soluzioni
Il fenomeno dello spopolamento nei piccoli borghi può avere impatti negativi sull’economia locale e rappresenta ora più che mai una sfida per il governo e le istituzioni locali nel trovare soluzioni adeguate a invertire questa tendenza.
Per contrastare lo spopolamento, alcune strategie comuni includono:
- Incentivi fiscali e finanziari per attirare nuove imprese e residenti.
- Investimenti in infrastrutture e servizi per migliorare la qualità della vita nel borgo.
- Promozione del turismo locale e delle risorse culturali e naturali del borgo.
- Supporto alle attività economiche locali e all’agricoltura sostenibile.
- Programmi di sviluppo rurale e iniziative di formazione professionale per creare opportunità lavorative.
- Programmi di housing sociale per riqualificare e rendere disponibili abitazioni abbandonate o in rovina.
Questo bellissimo Paese ti regala 6 mila euro se vai a viverci
In Spagna, i piccoli centri hanno ben pensato di risolvere il problema dello spopolamento pagando letteralmente tutti i nuovi cittadini. E, grazie al boom dello smart-working e dalla sempre più forte voglia delle persone di vivere lontano dalle città, in un ambiente più salubre e tranquillo, l’idea sembra funzionare piuttosto bene.
Uno di questi borghi è Ponga, nelle Asturie, a nord della Spagna. Questo grazioso villaggio di sole 700 anime si trova immerso nella Riserva della Biosfera di Ponga, un’area naturale interessantissima dal punto di vista della flora e della fauna.
A causa della sua posizione remota e del declino delle attività tradizionali come l’agricoltura e l’allevamento, Ponga ha affrontato sfide legate allo spopolamento e all’invecchiamento della popolazione, simili a molte altre aree rurali in Spagna e in altre parti del mondo.
Tuttavia, alcune iniziative sono state avviate per preservare il patrimonio culturale e naturale di Ponga e per attirare visitatori e nuovi residenti. Ora il piccolo villaggio sembra infatti star giocando il suo asso nella manica.
Per tutte le coppie che si trasferiscono qui, il paese ha pronto un ricchissimo regalo che di certo verrà apprezzato: 3000 euro per premiare la loro voglia di stabilire la propria residenza in questo piccolo centro urbano.
Ma non solo. Ponga ha l’obiettivo di far crescere sempre più la sua popolazione residente e quindi non solo paga le coppie per trasferirsi, ma offre ulteriori 3000 euro per ogni bambino nato. Per un totale, quindi, di ben 6000 euro.
Altri villaggi spagnoli che pagano chi si trasferisce
Oltre Ponga, anche altri paesini spagnoli hanno pensato di risolvere il problema dello spopolamento con iniziative simili. Il borgo montano di Griegos, per esempio, offre case in affitto a soli 225 euro al mese a partire dal 4° mese (i primi tre sono gratuiti). Il comune di Rubìa, invece, regala a tutti i residenti dai 100 ai 150 euro al mese. Il paese di Olmeda de la Cuesta, infine, offre terreni a prezzi simbolici di un paio di centinaia di euro a tutti coloro che vogliono costruire casa.