Pensavano fosse un cane, ma hanno capito che qualcosa non andava: era tutt’altro

Un cucciolo che sembrava un cane si è rivelato essere un altro animale. Ecco cosa è accaduto alla famiglia che lo teneva in casa.

Presunto cucciolo di cane
Presunto cucciolo di cane – viaggi.nanopress.it

Capita spesso che durante una passeggiata incontriamo degli animali randagi e molti di questi ci sembrano indifesi. E cerchiamo il modo di poterli metterli in salvo, specie se molto piccoli.

Alcuni di questi, vengono abbandonati dai loro proprietari subito dopo la nascita o anche in età avanzata solo perché si stancano di loro o per altri motivi e questo accade soprattutto in estate.

Adottano un cane ma si accorgono di qualcosa di molto particolare

Il problema dell’abbandono e del randagismo è molto importante nel mondo e in particolar modo in Europa dove ogni giorno si registrano percentuali molto significative riguardo questo fenomeno.

Però, accade che, c’è qualcuno che viene affascinato dal cucciolo ritrovato e decide di affidarlo alle cure di associazioni del posto o di famiglie che se ne prendono cura, ma a volte possono esserci delle sorprese.

In Argentina, un gruppo di ragazzi, hanno ritrovato un cucciolo di cane che sembrava avere non più di tre mesi e che successivamente al suo affidamento lo hanno sverminato con un biberon.

Sembrava un cane ma era tutt'altro: ecco cosa ha scoperto una famiglia Argentina
Cucciolo – viaggi.nanopress.it

Dopo aver notato che non era in grado di nutrirsi da solo, i ragazzi lo hanno affidato ad una famiglia che gli hanno dato tutte le attenzioni necessarie trattandolo con amore finché non hanno notato dei comportamenti particolari.

Passato qualche tempo, il cagnolino che avevano accolto nella loro casa, ha cominciato a ringhiare e mordere altri tipi di animali e di cani fino ad arrivare a provare ad aggredire i suoi proprietari.

Inizialmente si era pensato ad un comportamento dovuto ad un possibile abbandono e quindi ad un intolleranza verso l’essere umano dovuto anche a dei possibili maltrattamenti subiti.

L’incredibile scoperta

Però, qualcosa ha fatto scattare il campanello d’allarme, dato che l’animale cominciava ad assumere una forma molto particolare per appartenere ad una razza di cane in quanto il suo muso si faceva sempre più allungato.

Così, la famiglia ha portato il cucciolo presso La Nacion Lina Zabala, Operations Coordinator del Temaikèn Foundation Species Recovery Center che ha scoperto che l’animale era una volpe grigia.

Secondo l’esperto, la presenza di questo animale in città è dovuto al risultato dell’estensione del confine immobiliare che si installano in spazi circondati da zone naturali dove ci sono gli habitat di questi animali.

volpe grigia pensava fosse un cane
Volpe grigia – viaggi.nanopress.it

Nonostante il suo comportamento, gli esperti hanno rassicurato che l’animale non è pericoloso. E bisogna imparare a convivere con essi se si spinge ad edificare nei luoghi dove sono presenti.

Per questo si evita di entrare in contatto di loro dando cibo e accarezzandoli. Ma lasciare che questo accada in modo spontaneo e con il passare del tempo, in quanto anche gli animali si devono adattare alla presenza degli umani nei loro territori.

Il cucciolo di volpe, infine, lo hanno riabilitato insieme ad altri cinque esemplari. A cui hanno dato le giuste cure per poter vivere e crescere in modo naturale.

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