Una parete d’acqua alta poco più di 3 metri è stata classificata come l’onda più pericolosa del mondo. Perché, se l’onda più grande mai surfata arriva a 30 metri?
Tutto succede il 27 agosto 2011 a Teahupoo, nel lato sud-ovest di Tahiti (Polinesia francese). Sono i giorni in cui si svolge il Billabong Pro, un evento del campionato mondiale di surf ASP (Association of Surfing Professionals). La Marina francese lancia un doppio codice rosso e proibisce a tutti di entrare in acqua, minacciando anche di arrestare chiunque ci avesse provato.
Ma qualcuno disobbedisce e Chrys Bryan ha la fortuna di trovarsi lì con la sua Phantom HD per filmare una delle giornate più importanti del surf mondiale. Andiamo a vedere il video, veramente spettacolare.
L’onda non è gigante, ma la sua peculiarità non è l’altezza, bensì la potenza. In questo senso, la spiaggia di Teahupoo è uno spot di culto, una delle spiagge migliori dove fare surf nel mondo: da sempre le sue onde rientrano nella top ten delle onde più pericolose del mondo.
Furono diversi i surfisti a sfidarla, per fortuna senza conseguenze. Kelly Slater, campione del mondo di surf per ben 11 volte, vinse il Billabong Pro di Teahupoo, ma descrisse il giorno dicendo che era “terrorizzato per la vita delle altre persone, era questione di vita o di morte”.
Tante cose sono state dette sul significato di Teahupoo nella lingua locale, come “fine della strada”, “rispetto per il re” o “rispetto per la testa”, ma in realtà sembra che letteralmente voglia dire “luogo delle teste rasate”. Non a caso la spiaggia dei teschi, come preferisco chiamarla io, è stata teatro della morte di 5 surfisti negli ultimi anni.
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