Nuovo crollo a Pompei. Dopo le polemiche dei giorni passati quando in briciole ci era finita l’Armeria dei Gladiatori, sembrava essere tutto rientrato nonostante tutti siano a conoscenza dell’effettiva fragilità di Pompei. Questa volta ha ceduto un muretto del giardino della Casa del Moralista, un’abitazione proprio accanto alla Schola Armatorum di via dell’Abbondanza. Tra l’altro proprio questa parte dell’edificio era stata ricostruita a seguito dei bombardamenti del 1943, ma le fitte piogge degli ultimi mesi sono state determinanti per il crollo.
Gli scavi archeologici di Pompei subiscono un nuovo danno. Dopo il crollo dell’armeria dei Gladiatori, nella mattina del 30 novembre è avvenuto un nuovo cedimento che questa volta non ha coinvolto nessun affresco o alcun oggetto di valore storico e artistico. La parte crollata è infatti un muro grezzo del giardino della Casa del Moralista, che era stato rifatto nel dopoguerra dopo che nel ’43 aveva subito dei danni a seguito dei bombardamenti americani. Si era anche costruita una staccionata contenitiva per dare ancora più protezione al sito. Ma le incessanti piogge che hanno caratterizzato il tempo in Campania negli ultimi mesi hanno reso ancora più friabile il già fragile terreno.
Il soprintendente degli scavi di Pompei, Jeannet Papadopulos, riguardo ai crolli afferma che
‘Viviamo una emergenza continua. Pompei è una città fragile e se continua a piovere così tutti i muri senza copertura sono a rischio‘.
Un’affermazione importante che sconfessa in parte il pensiero del ministro dei beni culturali, Sandro Bondi, che invita tutti a non farsi prendere da inutili allarmismi, poiché l’area archeologica è costantemente monitorata in modo da escludere nuovi crolli. Tuttavia non è azzerata completamente la possibilità che altri spazi degli scavi finiscano in briciole.
Sarà anche colpa della pioggia, ma uno dei patrimoni archeologici italiani più importanti e antichi sta venendo giù troppo spesso. Evidentemente i rinforzi e le coperture usate non erano così efficaci come si pensava e dei lavori di protezione per la storia italiana sono davvero necessari, ora come non mai, quando tutto rischia di scomparire un’altra volta.
Non ho parole, un altro crollo. Se vogliono mandare Pompei in malora ci stanno riuscendo benissimo! E’ inutile che dica di non allarmarsi caro ministro, c’è da allarmarsi eccome!