Stavolta tocca al Papa: la nuova pubblicità del vettore low cost per eccellenza, l’irlandese Ryanair, prende spunto ancora una volta dall’attualità per formulare il solito banner web che, con ironia, prende di mira i protagonisti della scena politica europea.
E ovviamente non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione succulenta come quella delle dimissioni di Papa Benedetto XVI per far parlare di sè (in questo caso in termini positivi, ammettiamolo): la nuova pubblicità vede così il ceo, Michael O’Leary, nei panni del Santo Padre. E lo slogan recita: ‘O’Leary lascia Ryanair per un nuovo lavoro‘. Segue l’indicazione sui prezzi per i voli con destinazione Roma.
L’elenco delle pubblicità ironiche di Ryanair è lungo e scorrerlo è sicuramente molto divertente: ormai il vettore low cost ha inaugurato un genere e c’è da credere che ormai sia piuttosto folto il gruppo di quelli che aspettano le nuove trovate di O’Leary (o del suo ufficio marketing).
Per rimanere in Italia, l’ultima persona a essere finita nel mirino della compagnia aerea è stata l’ex governatore del Lazio Renata Polverini: nella pubblicità di Ryanair, si vedeva l’immagine della Polverini nei panni di una donna delle pulizie intimare a un ipotetico pubblico di volare con Ryanair per spendere meno.
Prima ancora, la compagnia low cost più amata e odiata allo stesso tempo aveva preso in giro Alitalia con una pubblicità ad hoc, dove si augurava buona fortuna a Ragnetti, appena nominato direttore generale della compagnia di bandiera italiana. In quel caso, però, Ryanair faceva riferimento al sorpasso su Alitalia relativamente al numero di passeggeri trasportati nel 2011: dato che poi è stato smentito, mettendo in luce una delle bufale di Ryanair.
Così Ryanair nel corso degli anni si è ritagliata anche una faccia simpatica, da guascone, da incorreggibile birbante che però riesce sempre a colpire nel segno. E la strategia sembra proprio inesorabilmente puntata a proseguire sugli stessi binari, avanzando con un marketing aggressivo a colpi di pubblicità, offerte e il solito calendario con le hostess in bikini per beneficienza (che va a ruba).
Ma è pur vero che spesso si parla di Ryanair in termini negativi e non solo per la qualità del servizio. Intanto prosegue la battaglia legale tutta italiana, con O’Leary indagato a Bergamo per evasione, le polemiche relative alle tasse che il vettore paga in Irlanda anzichè in Italia, gli atterraggi d’emergenza e i voli con le zecche.
Tutte notizie fedelmente riportate dalla stampa, perchè Ryanair fa notizia e attira lettori. Salvo poi il caso in cui è lo stesso vettore a cadere nel suo stesso tranello, diventando la vittima di schiere di comici: una su tutti, l’indimenticabile Caterina Guzzanti hostess di Brianair, compagnia aerea low cost sui generis che strizza l’occhio a quella di O’Leary (e ai tagli sul carburante).
D’altra parte, forse aveva ragione Oscar Wilde quando diceva: ‘Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli’.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…