Animale intrappolato in acqua ha salva la vita grazie al gesto di un uomo. Le immagini diventano virali e fanno riflettere sul problema dell’inquinamento da plastica.
É oramai risaputo di come l’essere umano sia la maggior parte delle volte una minaccia per l’ambiente e per gli animali. Tuttavia tra le tantissime tristi notizie che ci arrivano ogni giorno da ogni parte del mondo, le quali vedono protagonisti animali maltrattati dall’uomo, qualche volta ce ne giunge anche una a lieto fine.
La storia in questione è quella di un uomo che ha deciso senza pensarci due volte di fare qualcosa quando ha notato un cigno in difficoltà lottare tra la vita e la morte. E non certo per colpa sua.
Animale intrappolato in acqua, un uomo per fortuna lo salva
Risale a qualche tempo fa la vicenda che ha fatto il giro del web tramite video e foto che narravano l’accaduto.
Un uomo si trova sulle rive di un lago ad ammirare il paesaggio e i bellissimi cigni nuotare. La tranquillità di quel momento è però ben presto interrotta dalla disperazione di un cigno rimasto incastrato nella plastica.
Nonostante questo elegantissimo esemplare non sia dei più amichevoli con l’essere umano, l’uomo ha subito pensato di accorrere in suo aiuto e liberarlo da quella terribile trappola mortale.
Ha quindi fatto in modo che il cigno si avvicinasse a sé un po’ di più e poi ha fatto in modo di portarlo sulla terraferma per togliere l’anello di plastica che lo aveva praticamente quasi immobilizzato.
Il salvatore del cigno afferra quindi l’animale e taglia con un coltellino il pezzo di plastica mortale. Dopo, ha poi liberato l’esemplare che è tornato a nuotare tranquillamente in acqua.
L’inquinamento da plastica, una minaccia pericolosa per la fauna e per l’ambiente
La vicenda dell’uomo che ha salvato il cigno fa di sicuro riflettere sull’importanza di combattere l’inquinamento derivante dall’utilizzo della plastica e sulle conseguenze che questo può avere sugli animali acquatici, come appunto i cigni.
Gli effetti sulla fauna acquatica sono infatti devastanti. Questi animali sono molto sensibili all’inquinamento e spesso si cibano di pesci e crostacei contaminati dalla plastica.
È quindi facile comprendere i danni causati dalla plastica. Ci si immagina un cigno che si trova intrappolato in un anello di plastica e si pensa a quanto possa essere doloroso e stressante per l’animale. Tali episodi rappresentano solo la punta dell’iceberg dell’inquinamento ambientale derivante dalla plastica.
Questo materiale, infatti, è molto resistente e può impiegarci anni per decomporsi. Questo significa che quando finisce in acqua rimane lì per molto tempo, danneggiando l’ecosistema e mettendo in pericolo tutti gli animali che ne fanno parte.
Inoltre, la plastica viene spesso confusa dagli animali acquatici con il cibo, animali che la inghiottono procurandosi conseguenze letali.
Per combattere l’inquinamento causato dalla plastica è necessaria quindi una maggiore consapevolezza da parte della popolazione, ma soprattutto l’adozione di pratiche sostenibili da parte delle aziende e dei governi, come ad esempio l’utilizzo di imballaggi biodegradabili, la raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclo.
L’uomo che ha salvato il cigno ha dimostrato che salvare una singola vita è possibile e vale ogni sforzo. Ma questo non basta. Abbiamo il dovere di agire a monte, in modo tale che non ci sia più in futuro la necessità di soccorrere un animale in difficoltà per colpa dell’uomo.
