Natale in India: non è solo il titolo di un classico cinepanettone, ma anche un’idea che potete sfruttare se siete alla ricerca di un viaggio alternativo che lasci una traccia dentro di voi. Potete sfruttare le vacanze di Natale, quando di solito si hanno più giorni a disposizione per le ferie, per lanciarvi alla scoperta di un Paese affascinante, con una storia millenaria alle spalle e un promettente futuro davanti a sè: anche perchè a dicembre in India c’è un clima perfetto per fare i turisti.
Qualcuno di voi magari ha deciso che questo sarà l’anno decisivo per fare un grande viaggio, entrare in contatto con altre culture, scoprire usi e costumi diversi dai propri: le mete non mancano di certo, potete scegliere tra un Natale alternativo in Kenya oppure propendere per un Natale in crociera, magari in terra Santa oppure in Antartide.
Un consiglio che posso darvi, per vivere un’esperienza indimenticabile, è quello di partire alla scoperta dell’India: l’antico impero, così vasto da avere moltissime differenze al suo interno, vi sorprenderà con i suoi colori, le donne vestite col tradizionale sari, la vegetazione lussureggiante, le antiche case coloniali, i templi, i profumi, le spezie, il te.
A parte le classiche Mumbai, Delhi e Calcutta, però, c’è un intero Paese da scoprire, con zone ancora poco contaminate dal turismo di massa e ricche di fascino, storia e autenticità: tra il nord e il sud dell’India, infatti, ci sono 5 città dimenticate dagli uomini e imperdibili per i veri viaggiatori.
Preparatevi a un viaggio di scoperta tra Karnataka, West Bengal e Gujarat: magari vi capiterà l’imperdibile esperienza di assistere a un matrimonio indiano!
Prima di partire, ricordatevi che c’è un nuovo volo low cost tra Malpensa e Delhi, per venirvi in aiuto e mantenere leggero il budget.
Bidar, piccola perla del Karnataka
All’estremità nord orientale del Karnataka si trova questa piccola perla, la città di Bidar: molto antica, è circondata da mura ed è ricchissima di storia e fascino.
Bidar fu la prima capitale del regno di Bahmani, durato dal 1428 al 1487, e in seguito dei sovrani della dinastia Barid Shahi. Qui potrete gironzolare tra antiche rovine e splendidi monumenti: il punto clou è rappresentato dal Bidar Fort, l’opera colossale più grande di tutta l’India del sud.
Le rovine di Vijayanagar
Nel XVI secolo a Vijayanagar abitavano circa 500mila persone: siamo nel cuore del Karnataka, nei dintorni del villaggio di Hampi.
Le rovine di Vijayanagar sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco e sono circondate da un paesaggio insolito, magico e mistico nello stesso tempo, costellato di massi imponenti.
Qui potrete dimenticarvi dello scorrere del tempo e passeggiare per ore e ore tra le rovine o l’Hampi Bazaar.
Le rovine sulle risaie di Gaur
Nella regione indiana del West Bengal, in mezzo a risaie allagate a nord di Kolkata e 16 km a sud di Malda, si estende un territorio ricco di antiche vestigia, rovine e siti archeologici. Tra il XIII e il XVI secolo, infatti, questa zona era la capitale dei vicerè musulmani e ha conservato splendidi esempi di antiche moschee.
Come la Baradwari Mosque, con la navata a volta del corridoio ancora perfettamente intatta, oppure la Dakhil Darwaza, con l’area sotto l’ingresso simile a una fortezza.
A nord di Pandua troverete le grandi rovine dell’Adina Masjit, fino al XIV secolo la moschea più importante di tutta l’India.
Dwarka, una delle 7 città più antiche dell’India
Secondo la leggenda, a Dwarka, nota anche come Dwaravati in sanscrito, risiedeva il dio Krishna, una delle divinità più importanti dell’India: non a caso, Dwarka è considerata una delle sette città più antiche di tutta l’India.
Sempre secondo il mito, si pensa che la città sia stata sommersa dalle acque del mare per ben sei volte e poi ricostruita: quindi la città attuale sarebbe, in omaggio al numero sette, la settimana ricostruzione.
Visitate il Dwarkanath Temple, la casa del dio Krishna: presenta una cuspide a cinque livelli sorretta da 60 colonne.
Gli scavi di Dholavira
Nel selvaggio ovest dell’India si trova una regione che presenta un paesaggio selvaggio e poco ospitale: è il Kutch, definibile anche come un vero e proprio fenomeno geografico.
Qui vengono prodotti i migliori tessuti di tutta l’India, in una serie di piccoli villaggi che punteggiano il territorio: il centro principale è Bhuj, a nord est del quale è possibile visitare un antico sito archeologico harappa, anteriore al 2.500 a.C.: si tratta di Dholavira, i cui scavi sono tuttora in corso per rivelare l’imponenza dell’antica città che sorgeva qui in tempi antichi.