Il colpo di stato alle Maldive sembra stia sortendo gli effetti negativi che l’industria del turismo aveva temuto: un crollo delle prenotazioni verso la più bella tra le destinazioni tropicali, meta di sogno per numerosi viaggiatori che adesso per tanti sembra rappresentare un incubo.
Già il capodanno non era stato entusiasmante a detta degli operatori turistici: il golpe poi sembra aver inferto un duro colpo. La preoccupazione risiede principalmente nei pesanti scontri avvenuti nell’isola capitale Malè, dove atterrano tutti i turisti. La maggior parte delle isole in realtà sembra non avere risentito dei tumulti, e già il sito viaggiaresicuri.it aveva segnalato una situazione prevalentemente tranquilla nei vari atolli.
A ridimensionare le paure dei viaggiatori ci pensano gli addetti al settore, che ricordano come ogni isola sia un paradiso a se stante, che non risente degli eventi della capitale. Parole di chi naturalmente teme la flessione della maggiore fonte di reddito dello stato, un business che vede introiti per un miliardo e mezzo di dollari l’anno grazie ai circa 900.000 turisti che visitano lo stato insulare. Le perdite adesso si stimerebbero in 100 milioni di dollari. Sarà forse per questo che il Ministro del Turismo Abdul Gafoor si esprime con parole molto caute a proposito della situazione politica: “Stiamo vivendo dei cambiamenti ma sono certo che ne usciremo fuori e resteremo una nazione democratica”.
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