Colpo di Stato alle Maldive: evitare visite nella capitale Malè

Agenti di polizia prestano giuramento alle Maldive
Agenti di polizia prestano giuramento alle Maldive

[fotoda nome=”AP/LaPresse”]

L’esercito ha smentito l’ipotesi di un colpo di Stato alle Maldive, ma resta il fatto che il presidente Mohammed Nasheed, proprio su invito dei militari, si è dimesso lasciando il potere al suo vice.

Durante la notte erano avvenuti duri scontri tra esercito e polizia e la situazione rimane ancora tesa, soprattutto nella capitale Malè. In mattinata alcuni agenti di polizia avevano preso il controllo della televisione di stato per incitare la popolazione a scendere in strada e partecipare alla rivolta contro il presidente, che si era rifugiato all’interno del ministero della Difesa.

In realtà la protesta era iniziata tre settimane fa, sobillata dall’opposizione dell’ex-capo di Stato, Maumoon Abdul Gayoom, e da una parte delle forze di polizia, che non vedono di buon occhio la politica democratica di Nasheed.

La Farnesina ha fatto sapere che non ci sono problemi per i turisti e che gli italiani presenti nell’arcipelago sono tutti al sicuro. La situazione nei villaggi turistici è tranquilla e non ci sono disordini di alcun tipo. Tuttavia è consigliato evitare visite nella capitale e, per chi risiede a Malè, è meglio non uscire di casa. Anche l’aeroporto rimane operativo, anche se alcuni voli potrebbero subire ritardi o cancellazioni.

D’altronde le Maldive sono un vero paradiso, con alcuni dei fondali marini più belli del mondo, e il turismo riveste un ruolo importante dell’economia nazionale. Il problema è che il fondamentalismo religioso si sta diffondendo anche qui ed è in atto uno scontro per il controllo del Paese.

Se nei villaggi turistici è consentito il consumo di alcolici, nel resto della nazione è vietato. Anche indossare costumi da mare succinti è contrario alla religione e di poco tempo fa è la notizia della probabile chiusura delle spa alle Maldive, proprio su richiesta del partito islamico. Nasheed è stato spesso accusato di adottare una politica anti-islam e, nonostante sia stato eletto democraticamente, l’opposizione ha fatto di tutto per scalzarlo dal potere. Per questo motivo il colpo di Stato non sembra una semplice voce di corridoio e preoccupa fortemente la comunità internazionale.
 
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