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Le montagne Tianzi, in Cina, sono quel che si suol definire un incredibile spettacolo della natura: ovvero una serie di pinnacoli che si innalazano fin quasi a toccare il cielo, creando un effetto scenico unico. Avete presente le Meteore in Grecia? Ecco l’effetto è molto simile, anche se in questo caso non ci sono i monasteri.
Si trovano nello Zhangjiajie, nella provincia cinese di Hunan (nella Cina di sud-est), una zona molto verde e ricchissima di attrazioni naturali.
Il nome di queste montagne, secondo la tradizione cinese, deriva da un contadino, Xiang Dakun, appartenente al gruppo etnico dei Tujia: costui condusse un’epica battaglia (siamo nel periodo della dinastia Song, tra il 1.127 e il 1.279) mettendosi alla guida dei contadini ribelli e nominando se stesso ‘Tianzi’, ovvero ‘Figlio del Paradiso’, l’epiteto che solitamente veniva attribuito soltanto all’imperatore cinese.
Le Montagne Tianzi fanno parte di una riserva naturale, la Tianmen Mountain of Zhangjiajie: coprono un’area di 67 km quadrati e il picco più alto arriva fino a 1.262 metri d’altitudine sul livello del mare. In pratica, sono un susseguirsi apparentemente infinito di punte che si elevano verticalmente una dietro l’altra, formando quasi un mare di pinnacoli ricoperti di vegetazione.
A seconda della stagione, le Montagne Tianzi offrono panorami completamente diversi ma altrettanto stupefacenti: il mare di nuvole, la brillantezza della luce della luna, i raggi del sole e i riflessi della neve in inverno. Ma ovviamente per i turisti cinesi, benchè la Grande Muraglia sia tra i siti archeologici più visitati al mondo, le attrazioni principali riguardano quelle che hanno a che fare con la vita e la storia di Xiang Dakun: i picchi Yu Bi, il Xiang Nu San Hua e lo Shen Bing Ju Hui.
I picchi Yu Bi (che in cinese significa ‘boschi imperiali‘), ricoperti di alberi di pino, secondo la leggenda cinese si sarebbero trasformati in roccia dopo il martirio subito da Xiang Dakun. Il Xiang Nu San Hua, invece, opposto ai picchi Yu Bi, altro non è che un omaggio floreale delle fate: sempre secondo la leggenda, infatti, Xiang Dakun e il suo esercito furono sconfitti su questo picco e buttati giù dalla montagna. Una fanciulla, innamorata di Xiang, venne qui a cercare il suo corpo sparpagliando fiori giù dal dirupo e trasformandosi, per il dolore, in una statua di pietra.
Se siete in partenza per una gita alle Montagne Tianzi ricordatevi di portare con voi una giacca: la temperatura media qui è di 12 gradi, con frequenti piogge e 240 giorni di nebbia all’anno. Aprile, maggio, settembre e ottobre sono i mesi migliori per visitare la riserva naturale.