Il fumo uccide quante volte avete, sicuramente, ascoltato questa affermazione. Da molti anni a questa parte è scritto perfino sui pacchetti di sigarette. Eppure ci sono studi annuali che confermano l’alta percentuale di fumatori ancora presente tra la popolazione mondiale. Non si tratta, però, come si potrebbe immaginare, di vecchi incalliti fumatori ma, bensì, di giovani, nuove leve che vanno ad ingrassare l’industria del tabacco. Ma quale è il Paese con più fumatori al mondo?
Fumare uccide, dunque, in alternativa, se proprio non dovesse farlo, causa comunque gravi problemi alla salute. L’organismo, insomma, subisce il fumo come un veleno che lentamente va a corroderlo. Oggi, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione fatte in passato, nonostante i tanti divieti introdotti, basti pensare che una volta si poteva fumare nei locali pubblici, inimmaginabile oggi, l’industria del tabacco resta una delle più fiorenti al mondo.
Fumare come un turco? Eh no il Paese con più fumatori è un altro
Nel mondo sono più di un miliardo i fumatori abituali, quelli che durante la giornata, più di una volta, si accendono una sigaretta. Eppure la percentuale di fumatori è comunque calata negli anni. Gli studi condotti nell’ultimo periodo evidenziano come oggi la percentuali di fumatori sia passata per gli uomini da uno su tre a uno su quattro. Anche il sesso femminile ha visto una variazione al ribasso della sua percentuale. Le donne fumatrici, oggi, passano da una su dodici ad una su venti.
Bisogna, quindi, ammettere che, evidentemente, le campagne contro il fumo ed i divieti hanno comunque raggiunto un obiettivo, seppur minimo. Ciò nonostante il settore del tabacco vale, ad oggi, almeno 700 miliardi di dollari. Un fatturato stratosferico eccezionale concentrato nelle mani di pochi. China National Tobacco Corporation, Philip Morris International, British American Tobacco, Japan Tobacco e Imperial Tobacco sono, infatti, le multinazionali che si spartiscono il settore del tabacco.
Un enorme giro di affari concentrato in poche mani
Mentre in Europa continua a fumare il 18,4% della popolazione, dati Eurostat, è l’Asia a trainare il settore. Il fatturato, infatti, per il 64% arriva proprio dai paesi asiatici. Non è una sorpresa, dunque, trovare la China National Tobacco Corporation in vetta alle società con più fatturato. La Cina, del resto, è il Paese al mondo con più fumatori. Più del 40% della popolazione cinese ha il vizio del fumo. Considerando che uno dei problemi di questo Stato è proprio il sovraffollamento, si capisce la portata delle dimensioni del fenomeno.
Anche perché la società cinese, dedita al tabacco, è pubblica di proprietà del governo e la sua produzione è quasi totalmente a uso interno. Solamente l’1% delle sigarette prodotte dalla compagnia cinese, infatti, finisce su mercati internazionali. L’Italia, nonostante la cifra europea, si classifica tra le nazioni più virtuose del continente con la sua media che vede solo il 16,5% della popolazione dedicarsi a questa malsana abitudine. Le nazioni più virtuose in Europa, manco a dirlo, sono Svezia, Finlandia e Lussemburgo.