Italia Paese dei cammini: a dichiararlo sono i risultati di un sondaggio condotto da Terre di mezzo Editore che ha intervistato più di 3 mila camminatori. I sentieri più amati sono proprio nel nostro Paese. Ecco i risultati del sondaggio e il cammino da percorrere.
La pandemia ci ha fatto riscoprire il valore del tempo, la bellezza della lentezza e la necessità di prendersi cura tanto del corpo quanto dell’anima.
In questo contesto anche il concetto del viaggiare è cambiato. Non lo si fa solo per scoprire nuovi posti e nuove culture, ma anche e soprattutto per ritrovare sé stessi, calarsi in tutto e per tutto nel nuovo ambiente ospitante per riuscire a sentire nuove vibrazioni, positive e cariche di energia.
Anche per questo sono sempre in aumento quelli che scelgono di partire per un viaggio a piedi il cui obiettivo non è la destinazione d’arrivo in sé e per sé, ma l’intero itinerario che si snoda tra le varie tappe prima del raggiungimento dell’ultima meta.
Il cammino da percorrere, il preferito dai pellegrini
Tra tutti i luoghi dove i camminatori amano recarsi per vivere nuove avventure all’aria aperta, l’Italia sembrerebbe essere uno dei preferiti. Gli appassionati della pratica del cammino sono in costante aumento e a confermarlo sono i dati il report Italia, Paese di Cammini di Terre di mezzo Editore, arrivato alla sesta edizione, ha analizzato.
La ricerca ha raccolto il materiale di studio dalle associazioni e dagli enti che rilasciano i certificati nei quali si attesta la partenza e l’arrivo di un camminatore una volta giunto alla fine del suo viaggio. In più, ha anche studiato i risultati venuti fuori dalle risposte di un questionario che più di 3000 pellegrini hanno compilato.
Tutti i dati sono stati presentati durante la Fiera dei Grandi Cammini a Fa’ la cosa giusta! avvenuta a Milano il 24 marzo scorso.
Lo studio di Terre di mezzo Editore e le destinazioni preferite
Nel 2022 più di 33 mila camminatori hanno ottenuto il loro Testimonium, ovvero il certificato che attesta la conclusione del loro cammino da percorrere. Un numero non indifferente se si pensa che nel 2021 i pellegrini erano stati solamente poco più di 10 mila. La crescita dei numeri è legata anche e soprattutto dall’aumento dei cammini percorribili in Italia.
Dagli studi è emerso che proprio nel nostro Paese si trovano gli itinerari da intraprendere a piedi più amati dai camminatori. Anche se il Cammino di Santiago rimane in cima alla lista del cammino per eccellenza, non sono da meno neppure la Via Francigena e la Via degli Dei.
La Via Francigena, conosciuta anche come Francisca o Romea, nel 1994 è stata dichiarata Itinerario Culturale Europeo alla pari del Cammino di Santiago di Compostela. Il suo itinerario totale è lungo circa 3268 chilometri e parte da Canterbury fino ad arrivare a Roma, proseguendo poi verso il meridione.
Il tratto italiano parte dal colle di Gran San Bernardo in Valle d’Aosta e giunge fino a Santa Maria di Leuca in Puglia.
La Via degli Dei, invece, collega le città di Bologna e Firenze attraversando gli Appennini.
Come scelgono di camminare gli italiani
Terre di mezzo Editore ha deciso di lanciare un sondaggio rivolto ai camminatori per saperne di più circa questa scelta sempre più in voga tra i viaggiatori. Alle domande hanno risposto più di 3000 persone e questi sono i risultati.
Una delle prime domande del questionario chiedeva il motivo del mettersi in cammino. il 70% degli intervistati ha risposto che la ragione principale sta nella ricerca di un benessere mentale ed emotivo, il 59% invece per la necessità di stare in mezzo alla natura, e il 54% per conoscere il territorio e i luoghi più caratteristici.
Di questi camminatori, poi, abbiamo saputo che il 72% è un appassionato che, come è stato dichiarato, non può più fare a meno di camminare. Quest’ultimi, infatti, hanno dedicato ai viaggi a piedi nel 2022 in media dai 20 ai 100 giorni totali.
Il modo con il quale i camminatori scelgono il proprio sentiero da percorrere è principalmente il passaparola. Circa il 34% dei viaggiatori infatti ha deciso di partire grazie alle notizie ricevute in maniera diretta, magari da chi quella data esperienza l’aveva già vissuta. Solo il 24% ha preso ispirazione da siti web e il 15% dai canali social.
Circa il 70% dei camminatori viaggiano, poi, in Italia: di questi il 40% sceglie spesso mete nella propria regione di appartenenza o in quelle vicine, mentre la restante parte non ha problemi a recarsi anche in regioni piuttosto lontane. Una minima parte, il 23%, opta infine per cammini all’estero.
L’identikit del camminatore
I dati del sondaggio dimostrano come siano sempre più donne a mettersi in cammino. Nello specifico, parliamo di donne nel 54,6% dei casi. L’età media, invece, si aggira tra i 51 e i 60 anni, solitamente lavoratori dipendenti o liberi professionisti.
La maggior parte dei camminatori parte principalmente in primavera e in estate, durante i mesi tra maggio e giugno, oppure tra agosto e settembre.
Durante il viaggio, il quale solo il 28% intraprende da solo, la guida preferita da utilizzare per non perdere mai l’orientamento e avere sempre tutte le informazioni necessarie a portata di mano è quella cartacea, scelta dal 60% dei camminatori. A questa, seguono le tracce GPS (scelte dal 41%) e le app (scelte dal 34%).
Il camminatore medio infine spende circa 40 euro al giorno durante le tappe del suo viaggio, tra bed breakfast, scelti nel 38% dei casi, e ostelli, preferiti dal 24% dei viaggiatori specie se alla prima esperienza.
Nelle spese giornaliere rientrano anche le cene in ristorante o in pizzeria: se a mezzogiorno tutti si accontentano di un pranzo a sacco, per cena sono tutti d’accordo per il recupero delle energie seduti comodamente a tavola.
Insomma, l’Italia e gli italiani si sono riscoperti grandi amatori del cammino da percorrere all’aria aperta e a passo lento come un nuovo modo per riconnettersi non solo con il mondo, ma soprattutto con il proprio io.