Alla scoperta dell’isola dei morti, simbolica isola poco conosciuta ma molto importante per la storia italiana. Cosa vedere.
L’Italia è un Paese ricco di storia e sono tanti i luoghi simbolici e importanti che possiamo visitare per ripercorrere il nostro passato.
Tra questi, troviamo anche l’isola dei morti, una piccola isola che si trova a Moriago della Battaglia, in provincia di Treviso in Veneto. Un piccolo lembo di terra che è stato protagonista della nostra storia più recente e per questo è diventato così simbolico.
Ma andiamo a vedere nello specifico la storia di questa isola e cosa possiamo vedere una volta arrivati li.
L’isola dei morti, la storia
Questa piccola isola lambita dal fiume Piave all’altezza del Montello, è un’isola piatta di ghiaia che ad oggi è chiamata appunto isola dei morti, per la sua storia caratteristica.
Durante infatti le giornate del 27-28-29 ottobre del 1918 qui si avvenne la battaglia più cruenta che portò alla vittoria gli Arditi fino a Vittorio Veneto. Moriago infatti, fu il primo territorio italiano ad essere liberato e venne poi chiamata Porta della Vittoria.
Il prezzo pagato per questa vittoria però, fu davvero alto. Il giorno dopo la vittoria infatti, qui vennero ritrovati migliaia di corpi senza vita dei soldati caduti in battaglia, oppure trascinati dalla corrente mentre attraversavano il Piave.
Dopo questi avvenimenti quindi, quest’isola prese il suo attuale nome e divenne un vero e proprio parco in memoria dei caduti.
Cosa vedere
Nel corso degli anni vennero eretti dei cimeli commemorativi che ancora oggi è possibile visitare su quest’isola così simbolica.
Negli anni venti ad esempio, venne eretto una piramide commemorativa ai Caduti, fatta con i sassi del fiume e sulla cui cima il filo spinato disegna una croce che si intreccia a un elmetto.
Accanto alla piramide poi, negli anni cinquanta venne costruito un Santuario dedicato alla Madonna del Piave, che venne poi consacrato da Monsignor Albino Luciani, che divenne poi papa Giovanni Paolo I. Al suo interno, ritroviamo molti oggetti sacri che ricordano sempre la battaglia, come ad esempio un leggio in ferro ricavato con del filo spinato o un crocefisso ricavato da una bomba a mano, oltra a tanti altri cimeli storici.
Insomma, visitare quest’isola è come fare un viaggio nel nostro passato, e immergersi in uno dei periodi più difficili vissuti dal nostro Paese. Ma l’isola dei morti però, non è solo storia.
Quest’isola infatti, è anche un bellissimo parco naturale con viali, sentieri e un orto botanico dove osservare la flora del territorio. Ci sono poi anche numerose aree di sosta adibite ai pic nic; ideali per passare una giornata in famiglia lontano da caos cittadino e in mezzo alla natura.
Un luogo quindi dove, nonostante si respiri ancora l’atmosfera della guerra, è possibile ritrovare comunque e sempre la pace e il silenzio della natura.