Alitalia ha bloccato i voli per la Libia per motivi di sicurezza. La notizia è giunta stamattina, dopo che, negli scorsi giorni, era già stata preannunciata questa possibilità: la Farnesina aveva infatti vivamente sconsigliato di partire per la Libia e alcune agenzie avevano già bloccato voli e partenze fino al 31 marzo. Tocca ora anche ad Alitalia, che ha deciso di sospendere i voli per Tripoli, vista la situazione di rivolta e i fatti di sangue degli ultimi giorni.
Mentre in Egitto la situazione si sta normalizzando, la Libia sta diventando un luogo sempre meno sicuro. Per questo motivo è meglio, per chi l’aveva scelta come meta per una vacanza invernale, cambiare destinazione. A disposizione dei turisti che erano già partiti verranno messi a disposizione i mezzi per il rimpatrio.
Quando la situazione si sarà stabilizzata e ai passeggeri potrà essere garantito lo stato di sicurezza, i voli riprenderanno, ma per il momento Alitalia non vuole rischiare. La sospensione dei voli per Tripoli, la capitale libica, non sorprende, vista la situazione del paese, e ora è stata definitivamente confermata.
Seguendo l’esempio di molte agenzie di viaggi, la compagnia aerea italiana accoglie l’invito della Farnesina di non far partire nessuno per la Libia.
Le condizioni per volare non sono al momento sufficientemente sicure e conformi alle norme: a Tripoli l’accesso ai gate di imbarco non è garantito e i collegamenti telefonici non sono funzionanti come dovrebbero. In queste condizioni Alitalia ha dovuto necessariamente sospendere i voli per non mettere a rischio l’incolumità dei suoi clienti.
Bisogna ora fare i conti con il fatto che ci sono turisti italiani che già si trovano in Libia: per loro Alitalia, in accordo con la Farnesina, metterà a disposizione dei voli speciali che li riporteranno in Italia il più presto possibile, come già era successo poche settimane fa per l’Egitto, sperando che la situazione migliori il più presto possibile.