Alcuni scienziati sono molto preoccupati per via di qualcosa che è emerso nelle acque del Lago di Garda. Ecco di cosa si tratta.
In Italia ci sono molti posti che sono considerati tra i più belli di tutta la Penisola in quanto sono bagnati da laghi che ogni giorno attirano milioni di turisti da tutto il mondo anche solo per scattare una foto.
Negli ultimi tempi, infatti, si va sempre a caccia di posti dove è possibile fare una fotografia molto suggestiva da poter poi pubblicare sui social o anche solo per avere come ricordo del proprio viaggio.
Lago di Garda: la preoccupazione degli esperti
Alcune di queste, sono vere e proprie fotografie artistiche e più un panorama regala bellezze naturali sorprendenti e più l’effetto wow sarà eccessivo da parte di chi vedrà la nostra foto.
In particolare, uno dei posti più visitati e fotografati d’Italia è il Lago di Garda che si estende in più città anche se le più conosciute sono Sirmione e Peschiera del Garda così come anche Desenzano.
Queste città, sono considerate come dei veri e propri gioielli ma in particolare la più visitata è Sirmione, famosa anche per le sue terme e avente come simbolo il castello bagnato dal lago.
Sono tanti i visitatori che si recano in questo Comune ma ultimamente alcuni esperti si sono preoccupati per via di un rilevamento tra le acque del Lago di Garda e subito hanno fatto scattare il campanello d’allarme.
Come ogni lago, anche quello di Garda, conserva una biodiversità e il suo ecosistema è in pericolo per via della presenza di una specie aliena che nel giro di qualche tempo potrebbe rovinare tutto.
La specie aliena
Da qualche tempo, è stata individuata la presenza di questo essere che prima d’ora non è stato classificato e a marzo dello scorso anno si erano fatte le prime ricerche su di essa e oggi la storia, dopo un anno, si è ripetuta.
A invadere le acque del Lago di Garda è un mollusco alloctono che non si era mai presentato prima d’ora che prende il nome di Dreissena Bugensis, comunemente chiamato Quagga Mussel.
La sua provenienza si deva dal fiume Dnepr che percorre le colline russe passano per tutta l’Ucraina finendo nel Mar Nero. E da un annetto a questa parte ha fatto la sua comparsa anche in Italia.
I primi Comuni dove è stato rinvenuto sono stati quelli di Castelletto di Brezone e Bardolino e gli esperti hanno misurato la sua dimensione che misura 17 millimetri e nonostante la sua piccolezza è risultato molto invasivo.
Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda, ha ammesso che la specie invade il territorio in poco tempo e nel giro di un anno ha colonizzato tutta la zona del lgo di Costanza, distruggendo tutte le specie presenti.
Gli esperti, hanno dichiarato che nel giro di quattro anni, questo mollusco potrebbe cambiare l’intero ambiente del Lago di Garda e quindi bisogna agire tempestivamente prima che sia troppo tardi.