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L’isola di Java è la più importante dell’Indonesia: tra spiagge incontaminate, templi buddhisti di antico splendore, ed inquinate città che inseguono il progresso e l’occidentalizzazione come la capitale Giacarta, Java incanta i suoi visitatori grazie alla grande varietà dei suoi paesaggi e alla sua antica cultura che discende da buddhismo e islam, e che è ancora molto presente sia nelle grandi metropoli che nei più piccoli centri rurali. Il periodo migliore per scoprire Java è senza dubbio la stagione secca, che va da maggio a settembre, quando le precipitazioni sono ridotte e si possono tranquillamente fare escursioni anche sulla dorsale di spettacolari montagne vulcaniche, altrimenti quasi impraticabile nella stagione delle piogge, compresa tra ottobre ed aprile; se volete evitare il periodo di maggiore afflusso, quando anche i prezzi salgono alle stelle, non programmate in vostro viaggio nei mesi estivi, quando le località turistiche sono prese d’assalto sia da indonesiani che da occidentali.
Durante la stagione delle piogge, se volete godervi una vacanza rilassante in spiaggia ed evitare le escursioni sulle montagne potete tranquillamente soggiornare a Java, poichè le precipitazioni assumono generalmente il carattere di brevi ed intensi rovesci che non interferiscono con il tempo soleggiato del resto della giornata: in caso vogliate esplorare le spiagge più belle dell’isola c’è davvero l’imbarazzo della scelta, poichè nonostante Giava l’isola più popolosa del mondo conserva ancora molti paradisi incontaminati. Sulla costa nord-occidentale, tra Giacarta e Carita, si trovano bellissime spiagge sabbiose poco frequentate, come quelle delle località di Anyer e Merak, mentre spostandosi nel sud-ovest dell’isola c’è la rinomata spiaggia di Pelabuhan Ratu e a est dell’isola si trovano le località di Pangandaran, con le sue cascate, Sukamade, dove le tartarughe depongono le uova, e Triangulasi. Vale la pena anche spingersi fuori dall’isola ed esplorare gli splendidi ed incontaminati arcipelaghi circostanti: a nord della capitale si trovano le cosiddette Mille Isole di Pulau Seribu, anche se sono “appena” 130, che vi conquisteranno grazie alle incontaminate spiagge tropicali e ai meravigliosi fondali, adatti agli amanti delle immersioni e dello snorkeling; tra le isolette ricordiamo Pulau Pari, Pulau Damar e Pulau Tikus. Un altro arcipelago imperdibile è quello di Karimunjawa, le cui isole sono state dichiarate parco marino nazionale: partendo dalle principale Pulau Karimunjawa si possono raggiungere incantate isolette dalle disabitate spiagge bianche che si affacciano su acque cristalline ricche di barriere coralline.
Gli amanti delle spiagge del sud-est asiatico saranno felici di sapere che anche il Borneo offre paradisi tropicali da sogno: per esempio, il Borneo malese è ricco di spiagge bianche e acque cristalline, ma anche di natura incontaminata, come quella che si può ammirare nel Kinabalu National Park e nella riserva di Sepilok. Ma tornando all’isola di Java passiamo dal mare alle montagne, poichè i vulcani dell’isola presentano panorami di eguale fascino e bellezza: il Gunung Semeru è un vulcano attivo ed è la montagna più alta dell’isola, circondata tutt’intorno dallo splendido Bromo Tengger Semeru National Park, che comprende anche il monte Bromo e la caldera di Tengger. Bellissimi sono anche il paesaggio lunare che circonda il vulcano Kawah Ijen, circondato da cascate e piantagioni di caffè, e il monte Lawu: alto più di 3.000 metri, è circondato da fitte foreste, e nelle sue vicinanze di possono visitare le spettacolari cascate di Jurog e Tawangmangu. Nel Parco Nazionale di Baluran si può invece ammirare il solitario Gunung Baluran, circondato da un ambiente naturale incontaminato e protetto dove vivono scimmie, gufi, bufali indiani, pavoni, cervi e leopardi; nelle vicinanze è imperdibile un’escursione nell’incantato lago turchese situato sull’inattivo Ijen Plateau. Oltre alle meraviglie naturali, a Java è imprescindibile una visita anche nel luogo di maggior interesse culturale di tutta l’Indonesia: stiamo parlando del Borobudur, un grandioso tempio buddhista a forma di piramide che risale al 750 d.C., ma che fu poi abbandonato fino alla sua riscoperta, avvenuta nel 1815, che successivamente portò a grandi lavori di restauro che fecero rinascere l’antico splendore del sito archeologico; da non dimenticare, nel complesso, anche i templi di Pawon e Mendut.
purtroppo i voli costano troppo!!!!!!!nessuno poi ti indica i voli meno costosi,le linee aeree da contattare,i periodi e le date migliori per partire