A seguito di una voragine nell’asfalto in una città italiana hanno ritrovato un antico condotto risalente all’800. Ecco dove conduce.
Il nostro Paese ha tantissime città che vengono visitate ogni giorno da milioni di turisti che apprezzano le bellezze che l’Italia mette a disposizione. E molte di queste presentano anche dei segreti.
Molti di questi, sono rivelati nelle città sotterranee che è possibile visitare e dove è ancora possibile trovare antiche strade che venivano percorse negli anni precedenti e che risalgono a molti secoli fa.
Antico condotto ritrovato dopo l’apertura di una voragine: ecco dove
Non sempre però, celano tutto quello che si può trovare sotto il suolo. Spesso durante dei lavori di ristrutturazione di alcune strade vengono rinvenuti alcuni reperti archeologici di valore.
Il ritrovamento di questi oggetti è molto importante e quando accade subito sul posto si recano degli archeologi e degli esperti che vedono il manufatto e lo studiano per accertarsene la provenienza e a che secolo questo risale.
Una volta effettuata una stima, questo viene rimosso e viene, quasi sempre, ristrutturato da mani esperte. E in seguito posto all’interno di un museo o in un punto strategico della città di ritrovamento.
Nella città di Chieti, a seguito di un’apertura di una voragine nell’asfalto, è apparso qualcosa che nessuno si aspettava di vedere. E tutti quanti sono rimasti senza parole vedendo quello che si celava sotto i loro piedi.
In via Arenazze, dopo l’episodio c’è stato un sopralluogo da parte del Comune, Sopraintendenza, Archeologia e Paesaggio Chieti-Pescara assieme ad Aca e Speleo Club di Chieti e Ambiente facendo rimanere la strada accessibile solo ai residenti.
Dove porta il condotto ritrovato sottoterra a Chieti
A presenziare sul posto anche il sindaco Diego Ferrara con l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Rispoli, e Andrea Lannuti, dirigente della Protezione civile comunale. E infine il funzionario responsabile di competenza del comune Tommaso Colella.
Quello che hanno ritrovato sembra essere un condotto risalente all’800 che porterebbe ad un anfiteatro, in quanto, nel 91 secolo a.C., tutta la città divenne un municipio e grazie a questo le strade divennero agibili secondo il modello delle urbs romane.
Oltre le strade costruirono anche un Foro e un teatro che conteneva circa cinquemila spettatori con un anfiteatro di 60 metri per 40, da quattromila posti e un acquedotto con delle canalizzazioni sotterranee.
Visibili e con alcune in condizioni ancora accettabili, ci sono anche le terme. E sembrerebbe che questo condotto conduca direttamente all’anima di queste terme dove in antichità i cittadini si andavano a rifugiare.
Dopo aver scavato a fondo per capire cosa si celasse, hanno reso la zona transitabile anche a coloro che non risiedono nella zona in cui hanno rinvenuto il reperto. E ad oggi non si sa quale sia il futuro di questo condotto.
Quello che è certo è che la voragine ha dato vita ad una scoperta sensazionale che va ad inserire un tassello fondamentale per la storia di questa città abruzzese.
