Bellissimo e premiato anche da un noto quotidiano. Il lago dalle acque limpide è perfetto da visitare ora, dove si trova? Andiamoci insieme.
Ce lo invidiano in tutto il mondo questo piccolo bacino lacustre. Custodito all’interno di una regione stupenda ed amatissima, offre la soluzione ideale per le vacanze o anche solo per un lungo weekend. Il motivo? la pace e tranquillità che si respira in questa zona. Le sue acque sono celebri per la trasparenza, perfette per il nuoto e la pesca. Vi conquisterà per l’opportunità di esplorarne la natura circostante e per il poter praticare diverse attività acquatiche. Scopriamo dove si trova questo luogo da sogno.
Il lago dalle acque limpide, un luogo d’incanto
All’interno della stupenda regione Toscana, si trova una porzione di territorio che è davvero rinomata per la sua bellezza. La Maremma, un’area tra le più belle dell’intera penisola, ricca di bellezze naturali.
Un connubio unico di storia, cultura, e perché no anche cucina prelibata. Sicuramente una destinazione da prendere in considerazione durante la pianificazione di una vacanza. A renderla famosa certamente la ricca presenza di natura selvaggia ed incontaminata, oltre alla sua costa che si estende per 160 chilometri. Qui si trovano diverse spiagge che ogni anno attirano visitatori da ogni parte d’Italia.
Non solo, perché parte della sua grande bellezza la custodisce anche all’interno, dove troviamo un ricco paesaggio di colline verdi, valli, fiumi e riserve naturali. Non dimentichiamo infatti che questa zona è nota anche per le aree protette. Uno è il Parco Regionale della Maremma, l’altro è il Parco Naturale della Maremma. In entrambi è possibile fare delle belle escursioni, ammirandone la fauna selvatica e godere di splendide vedute panoramiche.
In questa splendida area si trova il lago dalle acque limpide, un bacino di tale bellezza che viene citato anche dal Washington Post, come una delle mete da visitare in Italia. Si chiama Lago dell’Accesa e si trova nell’area facente parte delle Colline Metallifere Grossetane. Geograficamente appartiene al comune di Massa Marittina.
Si tratta di un bacino di origine carsica che da vita anche al fiume Bruna. Un’area dalla profondità che si aggira tra i 20 e i 40 metri ed è caratterizzato da una ricca presenza di arbusti e canneti.
Il Lago dell’accesa, ce lo invidiano tutti
Definito bello come i Caraibi dal Washington Post, grazie sue acque cristalline. Merito della provenienza di sorgenti sotterranee. A renderlo ancora più suggestivo è il fatto che si trova completamente immerso nella natura. Lo circonda un bosco composto principalmente di lecci e querce.
Non a caso durante la bella stagione è sede di pellegrinaggio di chi ama i picnic. Il lago dalle acque limpide è naturalmente balneabile e nelle vicinanze si trova anche una piccola spiaggia, caratterizzata da sabbia fine. Raggiungere il lago è molto semplice perché dista appena 9 chilometri dal comune di Massa Marittima.
Una peculiarità di questo luogo è il fatto di non essere un semplice bacino d’acqua, ma anche un’area di interesse archeologico. Moltissimi anni fa qui è stato rinvenuto un intero insediamento etrusco.
Qualcosa di risalente al VII-Vi secolo a.C. Non a caso la zona è dal 2001 un vero e proprio parco archeologico. Si estende per diversi ettari e si compone di quartieri abitativi, all’interno dei quali sono state rintracciate anche delle necropoli. Secondo gli archeologi uno di questi è stato costruito dove prima sorgevano edifici del IX secolo a.C.
Questa area è naturalmente visitabile ed arricchita da pannelli informativi che spiegano la storia e le caratteristiche principali delle abitazioni. Un insediamento incredibilmente ricco. Pensate che all’interno si rilevano anche forni per la lavorazioni dei metalli.
Negli anni nel parco archeologico sono stati rinvenuti moltissimi reperti, ad oggi custoditi nel museo archeologico di Massa Marittima.
Attorno al Lago dell’Accesa ruota anche un’antica leggenda, che vorrebbe che nel giorno di Sant’Anna alcuni contadini, rei di aver bestemmiato, vennero inghiottiti dalla terra e dall’acqua e mai più ritrovati. Secondo la leggenda in occasione della ricorrenza si possono ancora oggi udire i carri dei contadini e il rumore dei buoi che li accompagnavano.
