Sicuramente ognuno di noi ha pensato almeno una volta come sarebbe stata la nostra vita fossimo nati in un altro Paese.
Certo è difficile capire solo con l’immaginazione come come sarebbero le nostre giornate ad esempio a New York che è stata la città più visitata del 2010.
Fossi nata in Africa, avrei un lavoro soddisfacente? In sud est asiatico quali probabilità avrei di morire giovane per malattia?
A tutte queste e molte altre domande è in grado di rispondere il sito If it were my home.
Questo sito web, nato nel 2010 allo scopo di mostrare l’impatto ambientale della marea nera nel Golfo del Messico, ha sviluppato presto l’idea di rappresentare fatti di carattere generale in relazione al Paese in cui vive una persona, piuttosto che spiegarli solo in modo generale senza comparazioni.
E’ un modo di comprendere il mondo intorno a noi prima di decidere se trasferirsi in qualche paradiso low cost.
Il sito, in maniera molto chiara ed intuitiva, paragona innanzitutto le dimensioni del Paese scelto all’Italia. Poi con uno schema mostra dati come l’utilizzo dell’elettricità, le percentuali di morti in età giovanile, le probabilità di trovare o meno un lavoro e così via.
Per ogni Paese, inoltre, offre numerosi spunti di approfondimento con letture a tema ed i commenti di utenti che offrono consigli in base alla propria esperienza in quella zona.
Se poi il vostro desiderio è quello di scappare a vivere su un atollo del Pacifico, è bene sapere che trasferendosi sulle isole Samoa avreste una possibilità pari a 4,3 volte superiore di morire nell’infanzia, utilizzereste il 90,26% di elettricità in meno, avreste uno stipendio inferiore dell’82,18%, consumereste l’81,54% di petrolio in meno, spendereste il 92,66% di denaro in meno per la sanità e morireste 8,2 anni prima. Inoltre, avreste il triplo di bambini.
Trova anche tu il luogo perfetto dove scappare visitando il sito if it were my home.
fico!
domani parto per la nuova zelanda 🙂