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Insospettabilmente, anche la fredda Groenlandia ospita numerose città, che durante un viaggio in una delle terre più fredde del mondo portano i temerari turisti ad entrare in contatto con una cultura ai più sconosciuta, che discende da quella degli esquimesi e può rivelare inaspettate sorprese. L’isola più grande del mondo ha una grande varietà di paesaggi naturali che lasciano senza fiato, e si possono scoprire anche con una emozionante crociera lungo i fiordi della Groenlandia, ma i panorami cambiano a seconda delle stagioni: mentre tra marzo e aprile si possono ammirare magiche distese innevate illuminate da un sole splendente (ma non riscaldate, date le gelide temperature sotto zero), a giugno, luglio e agosto si può visitare il paese in estate, con la possibilità di osservare il suggestivo fenomeno del sole di mezzanotte e di navigare tra gli iceberg e le balene, ed infine tra settembre e l’inizio di ottobre, con l’arrivo dell’autunno si può assistere all’ipnotica e surreale aurora boreale e ai meravigliosi tramonti della Groenlandia.
La capitale della Groenlandia è Nuuk, ma la città in sé non offre particolari attrattive, eccezion fatta per il grazioso e caratteristico villaggio di pescatori di Kolonihavnen che si trova al suo interno, e per le montagne circostanti, dalle cui cime si gode di panorami davvero spettacolari; Nuuk è anche una buona base per effettuare emozionanti escursioni nell’entroterra, seguendo i vari sentieri che si dipartono dalla città. Ilulissat è invece una delle mete turistiche più popolari della Groenlandia, ed è affacciata su un mare popolato da iceberg ed enormi lastre di ghiaccio: proprio per questo, una delle sue più importanti attrattive è il ghiacciaio Sermeq Kujalleq, un fiordo di ghiaccio largo 5 chilometri di cui non si conosce lo spessore, che è la più grande lastra di ghiaccio galleggiante del mondo dopo l’Antartide, e regala a chi ha la fortuna di ammirarlo un panorama davvero emozionante e quasi surreale. Oltre a fare una capatina al Museo del Freddo, potete percorrere qualche sentiero che parte da Ilulissat, come quello che conduce alle rovine di Sermermiut o quello per Akinnaq, solo per i più esperti. Uno dei modi più comuni per raggiungere la Groenlandia è quello di prendere un volo dall’Islanda, isola piena di meraviglie naturali nella quale ammirare paesaggi meravigliosi tra lande desolate, montagne innevate, ghiacciai e geyser.
La città più importante della Groenlandia meridionale è invece Qaqortoq, che dà il meglio di sé quando in estate viene ricoperta da magnifici fiori selvatici: oltre a visitare la bella piazza centrale con la fontana, l’interessante Museo di Qaqortoq, che ospita testimonianze di culture antiche e contemporanee, e la affascinante scultura Stone and Man di Aka Høegh, anche da qui si può partire per numerose escursioni; si possono per esempio visitare il vicino lago Tasersuaq e le rovine di Hvalsey, le rovine scandinave più grandi e meglio conservate di tutta la Groenlandia. Spostandosi sempre più a nord si incontra l’ultima fermata dei traghetti diretti a nord, la gelida Upernavik, situata ben 800 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, dove le temperature massime in estate arrivano a cinque gradi sopra lo zero; nonostante ciò, sfidare il freddo per visitare questa città paga indubbiamente gli sforzi degli sprezzanti turisti, specialmente per chi si avventura sulla punta settentrionale di Naajarsuit, dove il paesaggio incantato e magico che si para davanti agli occhi ha qualcosa di irreale: rocce striate da venature di grafite di accese tonalità di viola, giallo, arancione e rosso rapiscono gli occhi dei coraggiosi esploratori lasciando un ricordo indelebile nella loro mente.