In Italia esiste una tipologia di fico selvatico che cresce al contrario. Ecco spiegato il motivo.
La nostra Penisola presenta tantissime regioni che meritano di essere visitate grazie anche alle meraviglie che la natura mette a disposizione e che attirano tantissimi turisti provenienti da ogni parte del globo.
Oltre ai monumenti più conosciuti e ai musei più rinomati, l’Italia è famosa anche per una tipologia di fauna e flora che cresce in modo spontaneo in alcune determinate zone diventando autoctone.
Fico selvatico: ecco l’albero che cresce a testa in giù
Ci sono anche tanti frutti e tanti piatti che fanno parte della tradizione della cucina italiana e in particolare c’è una regione che ha dato vita al cibo italiano più conosciuto al mondo: la pizza.
Ovviamente ci troviamo in Campania, e proprio questa terra è ricca oltre di sapori e di tradizioni di bellissimi posti che sono stati creati da Madre Natura e che possono essere visitati da tutti quanti.
In questa regione, si trovano i Campi Flegrei, ossia una vasta area situata ad ovest della città di Napoli, nel golfo di Pozzuoli dove sin dall’antichità i vulcani continuano la loro attività.
Proprio negli ultimi giorni, in queste zone si sono verificate delle scosse di terremoto che sembrano essere state designate proprio per via del movimento vulcanico molto vivo in questi posti.
In questi Campi Flegrei è presente il sito archeologico di Baia, un campo completamente sommerso dove si verifica il fenomeno del bradisismo, ossia dell’innalzamento e abbassamento del suolo dovuta dalle attività vulcaniche.
Qui è presente un fico selvatico che però sfida la gravità e la natura stessa, in quanto, questo albero cresce a testa in giù e le radici che pendono si sono ramificate dando vita a dei frutti.
Il fenomeno particolare
Inizialmente, questo fico si trovava sopra un arco ma le radici lo rendevano instabile e così fu presa la decisione di tagliare il tronco e col tempo, l’albero ha cominciato a crescere sotto la volta.
Questo fenomeno, ha interessato gli esperti che si sono sorpresi nel vedere come l’albero non ha ceduto, ma anzi, abbia trovato un escamotage per tornare a vivere e a dar vita ai propri frutti.
Il parco archeologico di Baia, infatti, oltre ad essere un interesse storico per via dell’importanza che ha avuto nell’antica Roma, presenta oltre una serie di reperti dell’epoca anche un sito d’interesse ambientale.
Il valore storico che viene dato ad alcune specie di alberi e frutti che crescono in questa zona è senza tempo e costituisce un vero e proprio patrimonio da preservare per tutta la regione.
Per via del paesaggio che regala, lo scorso anno, i Campi Flegrei sono state una delle mete più visitate in Italia. E questo dato ha sorpreso tutti quanti in modo piacevole e si sta pensando di fare qualcosa per aumentare questo flusso di turisti.
La regione Campania, può vantare di avere uno dei siti archeologici più suggestivi e belli di tutto il Paese.