Tutti conosciamo il Festival di Sanremo, una gara musicale divenuta, nel corso degli anni, uno spettacolo internazionale, una istituzione in grado di richiamare, per una settimana, l’attenzione di milioni di spettatori. Sono tantissime le curiosità e gli aneddoti che si aggirano intorno alla gara canora e ne accrescono il suo fascino. Il perché il Festival, però, si svolge proprio a Sanremo, nella città dei fiori, è una cosa che in molti, nonostante la 74esima edizione, forse ignorano.
La storia della nascita del Festival di Sanremo, eppure, è suggestiva quanto la manifestazione stessa. Siamo nel 1951 e a Sanremo si svolge la prima edizione del Festival della canzone italiana, venti canzoni in gara e tre artisti chiamati a interpretarle. Vince la prima edizione Nilla Pizzi con la canzone “Grazie dei fiori”. Il Festival, però, non era nato quella sera, non era nato a Sanremo, bisogna, infatti, fare qualche passo indietro.
Dove e come nasce il Festival di Sanremo
Per la nascita del Festival dobbiamo, poi, spostarci in Toscana, in Versilia alla Capannina di Viareggio. Proprio il fondatore dello storico locale, per attirare una clientela ancora più vasta e qualificata, decise di richiamare i cantanti più in voga dell’epoca. L’imprenditore Sergio Bernardini, il giornalista Aldo Valleroni e Giancarlo Fusco del comitato Carnevale misero in piedi la prima edizione, per richiamare l’attenzione della radio e per ridimensionare i cache degli artisti, il tutto venne proposto sotto forma di gara canora.
Il successo di pubblico sia dal vivo che dalla radio fu enorme. L’operazione di marketing messa in piedi dalla Capannina era riuscita in pieno. Era il 1948 e nacque il Festival Canoro Nazionale. L’anno successivo si replicò, naturalmente il format era molto diverso da quello che tutti noi conosciamo, solo due giorni e massimo dieci cantanti in gara. Il successo, però, fu talmente tanto da richiamare turisti e clienti da tutta la Toscana con la stampa che continuava a parlarne.
Il successo, però, fu proprio la causa del fallimento, per così dire, la terza edizione del Festival Canoro Nazionale non si è mai tenuta proprio perché i cantanti, vista la risonanza incredibile, aumentarono le loro pretese pretendendo degli ingaggi molto più alti. La Capannina, dunque, ed i tre padri fondatori, pagando tutto di tasca propria senza nessun contributo esterno, dovettero rinunciare.
Una storia affascinante quanto la manifestazione stessa
Quello che non sapevano, però, è che avevano partorito un’idea in grado di divenire nel corso degli anni una istituzione. A quella seconda edizione era presente un giornalista, Angelo Nizza, il direttore artistico del Casinò di Sanremo. Affascinato da quella idea e, soprattutto, visto il successo ed il richiamo di pubblico, Nizza propose a Pier Bussetti, il gestore del Casinò, di tenere una manifestazione simile, di mettere in piedi quella che era stata una grande operazione di marketing in grado di richiamare clientela anche fuori stagione.
I costi elevati, naturalmente, facevano titubare Bussetti non convinto dell’operazione. Avvenne, però, un evento eccezionale. Quell’anno alla corsa ciclistica Milano-Sanremo vinse un italiano, vinse un certo Gino Bartali. Il pubblico che era intervenuto, da ogni parte d’Italia, per assistere all’arrivo di quella corsa fu talmente tanto da non passare inosservato. Bussetti vedendo così tanta gente si convinse dell’idea di Nizza. Il Sindaco di Sanremo dell’epoca fu talmente entusiasta che non solo diede l’autorizzazione ma investì anche fondi pubblici, a patto che la manifestazione fosse trasmessa per radio. Il 29 gennaio 1951 partì, così, il primo Festival di Sanremo, le prime edizioni si tennero proprio all’interno del Casinò per poi passare all’Ariston.