Eventi gennaio 2012: da Londra a San Sebastian per dimenticare Natale

New Year's Day Parade a Londra tra gli eventi di gennaio
New Year's Day Parade a Londra tra gli eventi di gennaio

Gennaio 2012 è un mese ricco di eventi, alcuni pieni di colore e divertenti, altri decisamente folcloristici, e si potrà scegliere se andare al caldo o al freddo, in Europa o in giro per il mondo.

Se avete voglia di una vacanza piuttosto lunga, vi conviene dare una scorsa alle migliori destinazioni del 2012, la classifica stilata annualmente dalla Lonely Planet. Mentre se preferite qualcosa di più breve o semplicemente partecipare a un evento da ricordare, ecco la lista dei paesi dove andare.

Perché se non siete amanti del Natale e non vedete l’ora di dimenticare cenoni, regali e riunioni familiari, è a gennaio che dovete partire, soprattutto verso la fine del mese.

 
Londra
 
Londra è una sorta di evergreen, c’è sempre qualcosa da fare e da vedere. Ma sicuramente è da non perdere la New Year’s Day Parade, la sfilata che si tiene ogni anno il 1 gennaio. In oltre 22 anni di storia, l’evento ne ha viste di tutti i colori, da una marcia di elefanti a un uomo con tre teste, fino ad arrivare a un drago sputa-fuoco.
Dal 6 al 15 gennaio, inoltre, c’è il London Boat Show, una fiera nautica aperta al pubblico dove ammirare gli ultimi modelli di barche e tavole da surf, ma soprattutto sognare tra gli yacht di lusso. E se non potete permettervi niente, concedetevi almeno una gita sul Tamigi con il bus anfibio.

 
Cape Town, Sudafrica
 
Il Kaapse Klopse inizia il 2 gennaio ed è una sorta di Carnevale: un festival rumoroso e colorato che dura quasi un mese e sembre non finire mai. La cosa più bella è che si tiene durante l’estate australe, quindi al caldo e al sole, magari tra i pinguini di Boulders Beach.
L’evento, chiamato anche Cape Minstrel Carnival, nasce nell’Ottocento per festeggiare il giorno di libertà degli schiavi: il 2 gennaio, infatti, veniva concesso l’unico giorno di libertà di tutto l’anno. E si capisce bene perché decidevano di darsi alla pazza gioia.

 
San Sebastian, Paesi Baschi
 
Il 5 gennaio si tiene la Cabalgata de los Reyes, la festa dell’arrivo dei Re magi: i tre arrivano in barca, nella spiaggia della Concha, salgono su una carrozza e attraversano le vie della città con il seguito a cavallo.
Ma l’evento più folcloristico di San Sebastian è la tamborrada, il 20 gennaio, in onore del santo patrono. Si inizia al mattino presto con gli araldi a cavallo che annunciano l’inizio della festa e si va avanti fino a tardi al suono dei tamburi baschi. Non è come la Semana Grande di agosto, ma anche la tamborrada merita di essere vista.
Se poi volete farvi un giro per i Paesi Baschi, non dimenticate di visitare il Guggenheim di Bilbao: è il simbolo della città e della sua rinascita, oltre che un ottimo (e caro) posto dove mangiare.

 
Ouidah, Benin
 
In Benin, piccolo stato africano al confine con la Nigeria, il vudù è una religione praticata nella vita quotidiana. Infatti, contrariamente a quello che si crede, il vudù è una religione a tutti gli effetti e non un culto dedicato alla magia nera. Esiste una parte piuttosto macabra, ma le bamboline e i feticci servono soltanto a comunicare con la divinità.
Se siete interessati a saperne di più, il 10 gennaio inizia il Voodoo Festival di Ouidah, che si svolge sulla spiaggia nei pressi del monumento del Punto del Non Ritorno, così chiamato perché da qui, nei secoli scorsi, partivano le imbarcazioni cariche di schiavi.
A parte il sacrificio di qualche capra, non vi preoccupate: qui si canta, si danza e si beve gin.

 
Isole Shetland, Scozia
 
L’Up Helly Aa è un festival di origine vichinga, anzi è il più grande festival del fuoco vichingo in Europa. Si tiene l’ultimo martedì di gennaio a Lerwick, nelle Isole Shetland, e quest’anno cade il 31 gennaio. Il nome dell’evento ricorda un grido di guerra, ma alcuni sostengono che sia l’urlo di chi si scotta: la festa, infatti, consiste nell’incendiare una galera, costruita per l’occasione, e darla in sacrificio al sole.
Il festival ha avuto origine nel 1880 ed è stato cancellato soltanto in tre occasioni: nel 1901 per la morte della regina Vittoria, dal 1914 al 1919 per la Prima Guerra Mondiale, dal 1940 al 1948 per la Seconda Guerra Mondiale.

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