Siamo in Italia e non in Florida: un nuovo assurdo progetto potrebbe trasformare questa regione italiana in un’imitazione della South Beach di Miami.
Un imprenditore canadese sta per portare avanti il suo bizzarro e incredibile progetto. Un progetto al quale mai e poi mai qualcuno avrebbe potuto pensare: portare South Beach in Italia.
Ciò che potrebbe sembrare apparentemente cosa buona e giusta in termini turistici, però, è in realtà un terribile sbaglio in fatto di ambiente e sostenibilità. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Siamo in Italia e non in Florida, ma c’è comunque South Beach
Ai più ironici sentiamo spesso dire che “il Molise non esiste” per via della scarsa valorizzazione del territorio di questa splendida regione.
E così, un imprenditore canadese che risponde al nome di George Cohen ha ben pensato di mettere a tacere qualsiasi insinuazione del genere. Come? Con la proposta di un mega progetto volto, a suo dire, ad aumentare il turismo in questa Regione tra le più verdi d’Italia.
Peccato però che la sua idea preveda la costruzione di grattacieli e gittate di cemento in un’area che invece ha da sempre sollevato grande interesse dal punto di vista naturalistico.
Project South Beach, in chiaro riferimento alla famosa zona di Miami, sarà un enorme complesso residenziale che si snoderà lungo la Marina di Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso.
Ben 127 edifici tra cui 17 ville di lusso (alcune delle quali sul mare), 25 palazzi di otto piani l’uno, 22 edifici da dieci piani, 25 di addirittura dodici livelli, 55 torri su livelli che vanno dai quindici ai venticinque piani.
E ancora: 200 ristoranti, 4 alberghi di lusso da otto piani, centri benessere, un centro commerciale, canali navigabili nel bel mezzo del cemento dove si potranno ormeggiare le navi dei ricchi che qui faranno sosta, e chi più ne ha più ne metta. Un progetto più grande dello stesso Molise.
Un progetto che è uno schiaffo alla sostenibilità ambientale
Project South Beach era stato presentato per la prima vola nel 2020, ma solo di recente è stato nuovamente motivo di discussione.
Si parla di un progetto di circa 3 miliardi di euro, venuti fuori da fondi di investimento cinesi. Contro quest’assurdità, per fortuna, si sono scagliate molte associazioni ambientali come Legambiente, il WWF e la LIPU.
Dalle dichiarazioni di Legambiente si legge chiaramente che il progetto andrebbe a modificare completamente il territorio e la costa adriatica, provocando un forte e gravissimo “attentato alla natura”.
Tra l’altro, il progetto non risponderebbe nemmeno alla reale richiesta turistica del Molise che predilige piuttosto piccole strutture ricettive e autentiche.
E come se non bastasse, l’area interessata dall’incommentabile progetto è pure sottoposta a norme di tutela ambientale che verrebbero totalmente ignorate.
L’altro suono della campana
D’altro lato, l’imprenditore George Cohen tramite il suo ufficio stampa ha rilasciato delle “rassicuranti” dichiarazioni.
“Nell’area a ridosso del litorale di Montenero di Bisaccia esistono le ideali caratteristiche per una idea così ambiziosa che potrà fornire nuove possibilità occupazionali e cambiare il destino del territorio” dice, convinto di star dando una nuova possibilità, un’opportunità da non perdere a questa regione.
Secondo l’imprenditore il progetto è anche un buon modo tramite il quale incentivare l’occupazione. Infatti, nella costruzione di tale follia potrebbero essere tranquillamente assunte dalle 2700 alle 6000 persone con contratti stabili e continuativi.
Per di più, Cohen tiene a far sapere ai molisani che la costa interessata ai lavori verrà bonificata con una “azione di salvaguardia del rispetto dei vari habitat e della tutela ambientale”. Una dichiarazione, questa, probabilmente studiata a tavolino per rassicurare gli abitanti della zona.
La cosa positiva è che questo progetto è talmente grande, bizzarro e imbarazzante che forse non verrà portato a termine.
Anche la sindaca di Montenero di Bisaccia, Simona Cantucci, ha dichiarato che il Comune al momento non ha ancora dato il via libera a nessuna azione. E speriamo che questo non accadrà mai.
