Donna nuota nell’acqua fredda, poco dopo accade l’impensabile: sono tutti sorpresi

Nuota nell’acqua fredda e quello che succede dopo sorprende tutti. Vediamo di che si tratta e dove è accaduto.

Signora nuota in acqua fredda
Signora nuota in acqua fredda – viaggi.nanopress.it

Un curioso caso che ha lasciato interdetti gli stessi medici che se ne sono occupati. Riguarda una donna ed un piccolo incidente accaduto nelle scorse settimane. La situazione è ora tornata alla normalità, eppure se ne è parlato anche su siti di settore, per via della particolarità. Sapete di che si tratta? Scopriamolo insieme.

Nuota nell’acqua fredda, poco dopo succede qualcosa di strano e sorprendente

Nonostante la scienza cerchi ogni giorno di rispondere a tutti i quesiti curiosi, soprattutto quando riguardano la salute, può accadere che esistano dei limiti.

Situazioni magari non riportare in letteratura, che lasciando interdetti gli scienziati stessi, che hanno magari bisogno di tempo per capire che cosa sta succedendo e trovare una risposta coerente con quello che conoscono.

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Donna nuota nell’acqua fredda – viaggi.nanopress.it

Come la storia di oggi che vede protagonista una donna britannica che nuota nell’acqua fredda e va incontro ad un inaspettato contrattempo. La notizia ha fatto così scalpore da essere stata ripresa anche dal sito specializzato Case Reports, che appunto raccoglie news di ambito medico.

Cosa è successo esattamente? Ebbene questa donna di circa 70 anni, era appunto immersa in acqua fredda, quando ha iniziato ad accusare dei sintomi preoccupanti. La temperatura dell’acqua pare si aggirasse intorno ai 13 gradi, provocandole affanno, respiro improvvisamente accelerato. Nell’immediato anche tremori e perdita di equilibrio, debolezza muscolare e perdita dell’orientamento.

E cosa più preoccupante anche senso di paralisi nel lato destro del corpo. A lasciare però senza parole chi è intervenuto in suo soccorso, è stata la condizione di stordimento generale, e soprattutto, una perdita di memoria, protrattasi per ben otto ore!

In generale pare che questa signora sia rimasta immersa in questa acqua per non più di 30 minuti. Al momento dei soccorsi ovviamente si trovava in un leggero stato di ipotermia, con temperatura basale di 34 gradi. Curata immediatamente e ripristinata una normale situazione corporea, l’unico sintomo rimasto era appunto quello dell’amnesia.Le prime ipotesi formulate dai medici, pensando anche agli sintomi accusati dalla signora, facevano pensare immediatamente ad un ictus.

Gli esami eseguiti immediatamente però, pur riportando delle variazioni dei vasi sanguigni, dovute probabilmente allo shock termico, portavano ad escludere sia il danno neurologico che altre patologie simili.

L’amnesia temporanea che ha scioccato gli esperti

Rimaneva dunque ritenere responsabile di questa situazione, solo lo stato di ipotermia. La temperatura freddissima dell’acqua avrebbe provocato nella donna un scombussolamento cognitivo, che si è mostrato tramite questa amnesia transitoria. Di norma comportamenti di questo tipo ritornano alla normalità in una finestra di tempo che va dalle due, fino ad otto ore.

Spesso alla perdita di memoria di associa anche una leggera riduzione delle normali funzioni cognitive. I medici intervenuti hanno potuto dunque solo aspettare e trattare la paziente con una terapia a base di acido acetilsalicilico, dunque banale aspirina.

Per poter tornare a casa la donna ha dovuto attendere ben due giorni. Tanto ci è voluto per tranquillizzare i medici, che hanno preferito tenerla in osservazione. Tutto è tornato alla normalità, pur non potendo spiegare con esattezza cosa sia accaduto.

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Il fenomeno dell’amnesia globale – viaggi.nanopress.it

Il fenomeno è noto comunque come amnesia globale transitoria. Le persone che ne vengono colpite perdono temporaneamente e all’improvviso la capacità di formulare ricordi ed anche di ricordare gli eventi che l’hanno provocata. Le cause sono ancora sconosciute, di norma può avvenire in seguito ad evento traumatico. Gli esperti tendono a riconoscere come causa che può contribuire, anche un eccessivo consumo di alcool o farmaci.

La diagnosi avviene solo tramite risonanza magnetica, analisi del sangue ed urine e normalmente, come nel caso della donna della nostra storia, non viene trattata in alcun modo che non sia l’attesa. Secondo la letteratura in merito, queste amnesie colpiscono persone di età che va dai 50 ai 70 anni. Di rado colpiscono persone di età inferiore ai 40.

Chi ne soffre di norma si mostra ansioso ed incapace di ricordare anche semplici domande che gli vengono poste. La confusione riguarda principalmente tempo e luogo, sebbene si possa comunque riconoscere i volti di chi li circonda e dunque rispondere correttamente a domande che li riguarda. A quanto pare però, laddove l’amnesia non sia causata da una crisi convulsiva, magari dovuta anche ad un farmaco, questi episodi si presentano però una sola volta nella vita di una persona.

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