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‘Vedi Napoli e poi muori’, diceva una celebre massima, intendendo che dopo aver visitato il capoluogo campano, non c’era altro di meglio da vedere, a quel punto si poteva anche morire. Sono moltissime le curiosità e le tradizioni che fanno della Campania una delle regioni più interessanti d’Italia. Il suo fascino non si limita alle ricchezze storiche e artistiche, questa terra offre anche bellezza naturalistiche davvero mozzafiato: borghi, castelli medievali e spiagge da sogno. Pronti a scoprirla?[/multipage]
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Piatti tipici della Campania
Come accade in ogni regione, anche la cucina campana è strettamente legata alle produzioni del suo territorio. La pizza è la vera regina di questa terra, preparata nella maniera classica, ovvero con pomodoro, mozzarella e basilico, in onore del tricolore e di quando la regina Margherita di Savoia si recò a Napoli. Molto apprezzato è anche il Calzone fritto, una rivisitazione del calzone pugliese, con ripieno di ricotta, salame, sugo di pomodoro, pepe, mozzarella e ciccioli. Quanto agli spaghetti invece, ancora oggi si contende il merito di averli inventati con la Cina: anticamente, per le vie delle città campane, venivano cotti in grossi pentoloni di ferro, ripieni di acqua bollente e parmigiano, e venivano mangiati con le mani. Sull’origine campana delle Zite, invece, non vi sono dubbi: si tratta di un particolare tipo di pasta, che solitamente viene cotto al forno con farcitura di carne trita di maiale, strutto, caciocavallo, salame o salsiccia, spezie e uova. Anche il Gattò di patate (fatto con patate bollite, schiacciate e impastate con uova, prosciutto e mozzarella) fa parte della tradizione. Come il Sartù, che però ormai soltanto in pochi sanno cucinare: è un timballo di riso imbottito con polpettine, mozzarella, funghi e piselli. In qualche ristorante di Napoli lo potete ancora assaggiare. Tra i dolci tradizionali della regione Campania c’è indubbiamente la Pastiera napoletana: è composta di pasta frolla con l’aggiunta di ricotta fresca, chicchi di grano bollito nel latte, frutta candita, uova, zucchero e spezie. Infine è doveroso citare uno dei liquori simbolo di questa terra: il limoncello, fatto rigorosamente a mano con zucchero, alcool e scorze di limoni verdi, viene servito a fine pasto, ghiacciato. Una bontà, nulla a che vedere con quelli che si trovano al supermercato. Provare per credere.[/multipage]
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Borghi più belli della Campania
Anche la Campania vanta ben nove borghi che sono stati inseriti nell’elenco dei più belli d’Italia. Partendo dalla provincia di Salerno, Albori è un piccolo borgo, che guardia in faccia il mare, costellato di case dai colori vivaci, perché un tempo potessero essere riconosciute dai suoi abitanti, per lo più naviganti, quando ritornavano a casa dopo lunghi periodi di navigazione. Sempre da questa parti, vale la pena visitare Atrani, un piccolo borgo che ha conservato la sua originaria struttura medievale e si trova abbarbicato sulla roccia a strapiombo sul mare. Per raggiungere la sua piccolissima spiaggia, dovrete scendere le classiche ‘scalinatelle’. Immersa nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si trova Castellabate, un piccolo borgo ricco di tesori artistici, storici e naturalistici: scopritela passeggiando in tutta tranquillità tra i vicoli, i palazzi e su e giù per le scalinate. Vi stupirete dei magnifici panorami che saprà regalarvi. Salite sino al Castello, visitate la Basilica di Santa Maria de Giulia, Villa Principe di Belmonte e Villa Matarazzo. Se le ‘scalinatelle’ non vi spaventano visitate anche Conca dei Marini: partite dal sentiero soprannominato ‘sotto i pali’ e dirigetevi verso la chiesa di S. Antonio e la chiesa di S. Michele. Sul lembo orientale del massiccio del Matese invece, sorge Cusano Mutri, un borgo magico che ha conservato completamente la sua identità medievale. Il suo cuore pulsante è il castello, attorno al quale si sviluppa l’intero paese con le case arroccate a strapiombo sulla vallata. Sempre nel territorio di Salerno si trova Furore, una perla di rara bellezza, un antico borgo di pescatori, reso prigioniero da due alti costoni rocciosi. Lungo le vie del paese potrete ammirare un vero e proprio museo a cielo aperto: murales e sculture che fanno di Furore un dipinto vivente. Prima di lasciare il borgo, visitate il Fiordo di Furore (ne parleremo meglio nella sezione dedicata alle spiagge della Campania). Se avete ancora delle forze, visitate Monteverde, situato nell’alta valle dell’Ofanto, un borgo costruito intorno al suo antico Castello. Passeggiate per le vie di Nusco, dove potrete ammirare portali in pietra, stemmi nobiliari, balconi in ferro battuto, archi, volte, piazzette, gradinate e vicoli rivestiti di ciottoli. Infine non perdetevi Sant’Agata de Goti, uno scenografico borgo, letteralmente appoggiato su una terrazza di tufo, a strapiombo sul corso d’acqua di due fiumi.[/multipage]
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Sagre e feste tradizionali in Campania
La Campania è una terra che trasuda tradizioni e folklore da ogni angolo. Ogni anno a Napoli, il 19 settembre, la città attende con trepidazione che si compia il miracolo di S. Gennaro: il sangue del santo patrono della città, custodito in ampolle di vetro, in questa occasione si scioglie. Molto conosciuto e apprezzato è anche il Presepe di Napoli, detto anche Presepe Cortese, per distinguerlo da quello della chiesa, dal quale si differenzia per le ambientazioni scenografiche. Se avete energie da vendere, non perdetevi il Palio delle Botte di Avellino (nel mese di agosto): è una rievocazione medievale, che prevede una gara tra le sette contrade della città. Si deve far rotolare (in salita!), con una spranga, una botte di circa due quintali: chi riesce a raggiungere per primo la Fontana di Bellofonte, vince. Sempre il quel di Avellino, vale la pena assistere alla Zeza, una sorta di evento carnevalesco, in cui vengono rappresentate alcune tradizionali scene comiche, in maschera. Nella zona di Benevento invece, fate attenzione alle streghe! Dal medioevo ad oggi è ancora viva la leggenda della loro esistenza: non vi resta che verificare se è vero! Se siete amanti dei fiori, non perdetevi l’Infiorata a San Valentino Torio, in provincia di Salerno, la terza domenica di settembre: in questa occasione, gli artisti locali si dilettano nella creazione di veri e propri tappeti floreali, che rappresentano il tema prescelto. Si utilizzano prevalentemente petali di rose, gerbere, magnolia, nespolo e molti altri fiori profumati. A Salerno infine, il 17 gennaio, si svolge la Notte del Fuoco, in contemporanea con la festa di Sant’Antonio Abate, patrono del fuoco e dei ceramisti: tutti gli artigiani del posto si riuniscono nella piazza principale, per cuocere le loro fantastiche opere di ceramica.[/multipage]
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Le spiagge più belle e nascoste della Campania
La Campania è ricca di spiagge meravigliose, molte sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo, altre invece sono più nascoste, raggiungibili soltanto via mare, o tramite ripide scalinate, ma lo spettacolo che vi regaleranno vi lascerà a bocca aperta. Partiamo da Marina di Conca, un piccolo gioiello, famoso sin dagli anni ’60, epoca in cui era frequentata da personaggi illustri del calibro di Gianni Agnelli e Jacqueline Kennedy. E’ una pittoresca baia incastonata tra le rocce, che è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, nel 1997. Percorrendo un sentiero che parte dal Capo di Sorrento e superando una ripida scalinata, potrete apprezzare i Bagni della Regina Giovanna, una favolosa baia, in cui secondo la leggenda, la nobildonna era solita incontrarsi con i suoi amanti, per poi gettarli dagli scogli, perché non raccontassero dei loro incontri clandestini. Se amate le acque verdi smeraldo, non potete perdervi questo posto. Acque turchesi invece, si trovano a Monte di Luna, nei pressi di Marina di Camerota: sono così trasparenti e ricche di pesci da essere particolarmente apprezzate dai subacquei. Tra le baie più affascinanti della Costiera Amalfitana, c’è senza dubbio la spiaggia segreta di Gavitella, un angolo di sabbia bianca rinchiuso tra alte pareti rocciose: da qui potrete ammirare l’incantevole Positano, le Isole de Li Galli e l’Isola di Capri. E’ possibile raggiungerla via mare, oppure tramite un impervio percorso che parte dalla spiaggia di Marina di Praia. Sempre da queste parti, di rara bellezza è il Fiordo di Furore, un lembo sottile di spiaggia racchiuso tra due imponenti pareti rocciose: fate attenzione al mare, il nome Furore deriva proprio dalla sua furia. Tra Capri e la Costiera Amalfitana è custodito un tratto di litorale lungo 3 km, la Baia di Ieranto, in cui il mare assume cromie fantastiche. Gli appassionati del vero relax, di posti immuni dal turismo selvaggio, non si lascino sfuggire invece la spiaggia di Cetara, ai piedi del monte Falerio: qui il mare verde e cristallino bagna una piccola baia fatta di ciottoli. L’isolotto di San Martino, nel comune di Monte di Procida, è raggiungibile soltanto attraversando un tunnel privato, tuttavia i panorami che vi regalerà vi ripagheranno di tutta la fatica. Infine, se avete modo di visitare anche Ischia, optate per Cava Grado, nel comune di Serrara Fontana: è raggiungibile soltanto percorrendo una ripida scalinata ed è priva di servizi, ma la sua bellezza disarmante vi farà dimenticare tutto il resto.[/multipage]
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E per concludere, se volete partecipare a una piccola e divertente sfida per decretare quale sia il simbolo più rappresentativo della Campania, cliccate il link sottostante. Buon divertimento!
QUAL E’ IL SIMBOLO DELLA CAMPANIA? [SFIDA]
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