Un paese sperduto ritrovato di recente. Pare ci vivessero addirittura 500.000 persone e più grande dell’Italia stessa. Ecco dove.
Una storia incredibile che potrebbe essere la prima e più importante scoperta archeologica dell’anno. E che recupera un qualcosa che si credeva perduto da tempo, un misterioso paese capace di contenere circa 500.000 abitanti. Scopriamo insieme di che si tratta.
Un paese sperduto ritrovato nelle profondità del mare
Gli esperti coinvolti gli hanno già affibbiato il soprannome di “Nuova Atlantide”. Una scoperta importantissima che inaugura questo 2024 confermando quanto alcune tecniche di ricerca e la collaborazione tra diversi team di scienziati possa portare ad incredibili risultati.
A mettere a punto questo risultato incredibile è un team composto da alcuni geologi ed archeologi in forze presso la Griffith University, che solo in queste ultime settimane ha reso noto quanto individuato grazie ad un report pubblicato sulla rivista Quaternary Science. Si tratta in poche parole di un paese sperduto ritrovato nelle profondità del mare.
In poche parole quanto rinvenuto sarebbe quanto prima dell’ultima era glaciale, andava ad unire l’Australia e la Nuova Guinea, noto come Sahul. Ed oggi finalmente è possibile darle oltre che un nome, anche alcuni dettagli in più sulla sua conformazione geografica. Un vero e proprio paese che pare fosse grande quasi più dell’Italia.
Spiegano gli esperti che il Sahul era niente altro che una vastissima area presente nel Pleistocene, che si estenda dal Kimberley fino all’Arnhem Land occidentale. Un territorio antichissimo caratterizzato da laghi, fiumi, mari ed anche diversi arcipelaghi. Si stima che raggiungesse dimensioni maggiori di 400.000 chilometri quadrati e che probabilmente potesse ospitare da 50.000 a 500.000 persone, grazie anche al flusso migratorio che proveniva da Indonesia ed Australia. Una terra molto antica che sembra risalga a circa 70.000 anni fa.
Scomparsa e ricomparsa del Sahul
La domanda più importante che tutti si fanno è: come può essere scomparso un intero paese? Il Sahul o come la chiamano “Piattaforma Nord Occidentale”, sembra essere sparita 10.000 ani fa. Il motivo è presto detto, a causa dell’innalzamento dei livelli del mare. A sommergerla per circa 90 metri fu il Mar di Timor.
Inizialmente inondandola per il 50% della sua superficie. Una teoria fondata anche dal fatto che nel momento in cui iniziarono questi innalzamenti, devono essere iniziati anche cambiamenti e flussi migratori da questa terra, come testimoniato anche dal recupero di alcuni reperti di arte rupestre. Mano mano dunque la popolazione qui è andata via via diminuendo, fino alla totale scomparsa del territorio.
Adesso gli esperti hanno potuto individuarla grazie ai frequenti sviluppi nelle tecnologie dell’archeologia sottomarina. Un passo in avanti importantissimo che permetterà di mettere nuovi tasselli nella ricostruzione di alcuni processi migratori nel periodo del Pleistocene. E ci si aspetta di scoprire molto altro in questi siti sottomarini.
Il commento degli esperti è che adesso si apre un nuovo capitolo per loro, quello dello studio di questi margini sommersi, che molto ci diranno di queste espansioni umane, che sono certi, riscriveranno la storia. E chissà che non si potrà confermare una teoria, quello di un picco demografico durante l’ultima era glaciale di 20.000 anni fa. Su questo è ancora in corso uno studio molto approfondito sulla genetica della popolazione delle Isole Tiwi, molto vicine all’area del Sahul.