Quando si parla di lunghi viaggi in aereo, c’è sempre un problema: chi sarà il compagno di volo seduto accanto? Qualcuno lo cerca sui social network, in modo da evitare spiacevoli sorprese e che il viaggio diventi un incubo, tanto da poter essere incluso nei consigli per non rovinarsi la vacanza.
Esiste un social network creato apposta per cercare il proprio vicino di sedile che si chiama Planely. Ma funziona davvero?
Quando si deve affrontare un lungo volo, per qualcuno il problema non è più soltanto riuscire a sopravvivere al mal d’aereo, ma può esserlo anche il vicino di sedile, se si tratta di un persona poco piacevole o fastidiosa. Il viaggio potrebbe diventare interminabile, così qualcuno ha pensato bene di cercarlo in anticipo tramite social network: così è nato Planely. Ma c’è chi è d’accordo e chi no. Vediamo quali sono le opinioni in proposito.
Secondo alcuni, cercare il proprio compagno di volo su social network è un ottimo modo per migliorare la qualità dei viaggi e quindi anche del servizio offerto.
Conoscere in anticipo, anche se virtualmente, chi ci siederà accanto evita spiacevoli inconvenienti e costituisce un modo per intrattenersi, ma anche per conoscere persone con gli stessi interessi, affrontando il viaggio in maniera più rilassata. Sapere in anticipo chi sarà il proprio compagno di viaggio rappresenta uno stacco dal nostro solito modo di affrontare le giornate, con ritmi accelerati e senza soffermarci sulle persone che incontriamo.
In fondo quando si tratta di viaggi così lunghi, l’aereo diventa un luogo pubblico, in cui le persone si incontrano, non più in cui si sfiorano solo per pochi minuti. E anche le compagnie aeree sono più tranquille sapendo che i passeggeri non avranno problemi con il proprio vicino.
Chi è contro all’uso del social network per questi scopi, sostiene invece che cercare il proprio compagno di viaggio in anticipo contribuisce solo ad aumentare la superficialità dei nostri rapporti interpersonali: oramai troppo spesso usiamo Internet per conoscere le persone, a discapito dell’autenticità dei rapporti nati guardandosi in faccia e parlando usando la propria voce anziché la tastiera di un computer.
Inoltre i rapporti umani non sono fatti solo da persone che ci piacciono, anzi, saper convivere con persone che non ci vanno troppo a genio è importantissimo se vogliamo imparare a stare nel mondo come persone civili e mentalmente aperte, rispettando tutti nello stesso modo, anziché fare i capricci se qualcuno non ci piace.
Per qualcuno poi il viaggio in aereo può essere l’occasione anche per restare un po’ soli e isolarsi per qualche ora dalla frenesia della vita, riflettere e rilassarsi.
Chi ha ragione? Sarà davvero utile cercare il proprio compagno di volo sul social network?
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