Per chi ama andare nella natura, dalla Svizzera all’Italia, 270 chilometri di percorsi con il progetto “Bicicletta a pelo d’acqua”.
Il progetto “Bici a pelo d’acqua” unisce l’Italia e la Svizzera attraverso 270 chilometri di percorsi immersi nella natura. L’acqua è il filo conduttore un viaggio senza frontiere costeggiando i fiumi Rodano, il Toce, il Sesia, il Ticino e i laghi come quello di Mergozzo e d’Orta e i tantissimi canali che attraversano le risaie.
L’itinerario parte dalla vallata alpina del Vallese e attraversa il Passo del Sempione. In questo tratto si può usufruire del binomio treno – bicicletta che va da Briga a Domodossola. Qui si fiancheggiano i fiumi e i laghi fino ad arrivare alle colline novaresi.
I tracciati delle ciclo vie sono quattro sia per bici che per ebike: La Via del Mare, la Pedemontana, la via del Ticino e del Lago Maggiore e la Route du Rhône. Sono percorsi adatti a tutte le persone di ogni età. Sono, infatti, misti, prevedono strade sterrate di campagna e strade a basso traffico.
“Bicicletta a Pelo d’acqua”
Questo permette al ciclista di potere ammirare la bellezza dei borghi e dei loro castelli attraversando montagne, colline e fiancheggiando i laghi e i fiumi. Lungo l’itinerario “Bici a pelo d’acqua” si attraversano anche alcune città.
A Domodossola si passa attraverso la principale Piazza del Mercato dove si possono ammirare i portici quattrocenteschi e gli edifici del XV e XVI secolo. Si arriva poi ad Omegna che è il punto più settentrionale del lago D’Orta.
Cittadina famosa per avere dato i natali a Gianni Rodari. Si arriva poi al borgo di Pella e a Ronco Inferiore, piccola località medievale da dove si può raggiungere il borgo di Orta e l’isola di San Giulio caricando la bicicletta sul battello.
Si passa poi sul lungolago attraverso le località di Lagna, Villa Castelnuovo, Pascolo fino ad arrivare al Lido di Gozzano. A Buccione si può ammirare la casa del Vescovo e in centro a Gozzano da ammirare la Collegiata di San Giuliano e l’antica chiesa di San Lorenzo.
Si arriva quindi a Borgomanero, una piccola città di epoca alto – medievale dove vedere la Collegiata di San Bartolomeo, l’oratorio di San Leonardo e Villa Marazza. L’itinerario continua fino al centro di Novara, dove visitare la Cupola della Basilica di San Gaudenzio.
Monumenti storici da ammirare
Oltre al Duomo antonelliano di Santa Maria, al complesso monumentale del Broletto e ai palazzi del chiostro della canonica. Tra i vigneti delle colline novaresi si conclude con Romagnano Sesia e l’ottocentesca villa Caccia.
Oggi sede del Museo Storico Etnografico della Bassa Valsesia. Fino a ritrovare il vecchio mulino ad acqua di Bellinzago ancora in ottimo stato di conservazione, della Valle del Ticino.