E’ una delle scoperte più importanti, degli ultimi tempi, riguardanti l’antico Egitto. Quello che gli archeologi hanno rinvenuto tra Giza e Saqqara è uno di quei ritrovamenti che potrebbero davvero rivoluzionare i libri di storia. A fare l’incredibile scoperta un gruppo di archeologi dell’Istituto Ceco di Egittologia. Un ritrovamento risalente al primo millennio avanti cristo.
L’Egitto con la sua storia è una terra davvero incredibile che, forse, non smetterà mai di stupirci. Sono tantissimi i ritrovamenti archeologici che, nel corso degli anni, hanno riportato alla luce quella che è stata una società maestosa. Un’epoca affascinante in grado di donare al mondo opere quali le piramidi, le sfingi e tantissimo altro. Il mistero intorno alla società egizia è davvero notevole.
In antico Egitto una scoperta rivoluzionaria
Ci sono cose che, addirittura, oggi, nonostante le scoperte e gli studi non si è in grado di spiegare. Con la scoperta fatta dagli archeologi, dell’Istituto Ceco di Egittologia, si potrebbero, addirittura, rivedere tutte le nostre convinzioni su questa grande società. Una scoperta, insomma, in grado di rivoluzionare le pagine dei libri di storia. Ad Abusir, una località tra Giza e Saqqara, il gruppo di studiosi ha riportato alla luce una tomba.
Non si tratta, però, di una tomba qualsiasi, infatti, la struttura ricca di iscrizioni e di opere d’arte con, addirittura, una delle pareti di ingresso incisa di una lunga sequenza di incantesimi il cui scopo era quello di evitare i morsi di serpente. La tomba in questione, però, sconvolge per la sua scoperta in quanto appartenuta ad un dignitario egiziano fino ad oggi sconosciuto.
Un ritrovamento che risale al primo millennio avanti cristo. Una tomba a pozzo, riccamente decorata, la grandezza della camera funeraria è di media dimensione, piena di opere d’arte come nello stile dell’antico Egitto. Il proprietario, Djehutyemhat, sarebbe stato uno scriba reale, morto alla giovane età, per noi oggi, di 25 anni. Il corpo ha permesso persino di stabilire un’usura, molto accentuata, della colonna vertebrale dovuta proprio alla sedentarietà.
Il ritrovamento straordinario getta una luce diversa
Seppellito in una tomba a pozzo ornata e decorata, piena di incisioni come quelle che riguardano un incantesimo per scongiurare i morsi di serpente e far si che il serpente vegli sul corpo mummificato del proprietario.
A completare l’opera ci sono, naturalmente, le offerte rituali, un sarcofago in pietra con alcune iscrizioni geroglifiche, ed un soffitto riccamente adornato e decorato nel quale si raffigura il viaggio del sole nel cielo. Quanto ci dicono gli studiosi, però, fa capire quanto questa scoperta abbia una importanza rilevante. Miroslav Barta, direttore degli scavi archeologici cechi di Abusir, infatti, spiega come le caratteristiche di questa camera funebre, in realtà, guardino molto più indietro nel tempo. L’opera, infatti, ci parla, addirittura, di un’epoca precedente a quella della società egizia.