Kamchatka: viaggi tra ghiacciai e vulcani ai confini della Russia

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Esplorare la penisola della Kamchtka significa intraprendere viaggi appassionanti alla scoperta di una terra quasi sconosciuta e completamente fuori dal mondo, ed immergersi in spettacolari scenari naturali: questa lingua di terra grande una volta e mezzo l’Italia si estende per 1.250 chilometri nell’estremo oriente russo, a est della Siberia, protendendosi nell’Oceano Pacifico per arrivare quasi a ricongiungersi con l’altra parte del mondo, l’Alaska. Questa terra è conosciuta come “Anello di fuoco del Pacifico”, perchè qui sono presenti circa 200 vulcani di cui 29 ancora attivi, che fiancheggiano la vallata centrale e il fiume Kamchatka: questo spettacolare paesaggio naturale è protetto da un parco nazionale ed è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1996. Ma il fuoco non è l’unico elemento naturale della penisola, poichè qui è ben vivo e presente un altro signore del grande nord: il ghiaccio.

La Kamchatka ospita infatti una catena montuosa, la Catena Centrale, che culmina nel monte Ključevskaja Sopka, alto 4.750 metri: su queste imponenti montagne regnano 414 ghiacciai, oltre a fiumi e laghi glaciali che rimangono ghiacciati per sette mesi all’anno. Tra il calore della lava vulcanica e dei geyser, e il freddo polare dei ghiacciai, si estendono immense e verdissime foreste che ricoprono un terzo della superficie della penisola, nelle quali vivono 60 specie di mammiferi tra cui orsi bruni, alci, volpi polari, pecore delle nevi, e 160 specie di uccelli; senza contare poi i pesci e i mammiferi marini che popolano le acque che circondano la penisola, dove troviamo leoni marini, foche, orche, balene e lontre. Anche le acque interne alla penisola brulicano di vita: i 14.000 fiumi e 100.000 laghi sono pieni di salmoni, trote e altri pesci d’acqua dolce che vengono prontamente catturati dagli orsi bruni, in un ecosistema straordinario ed unico al mondo, dove vivono anche molte specie di piante endemiche.

Inoltre, nella penisola troviamo anche la vegetazione della tundra artica e della taiga siberiana: insomma, se siete amanti della natura e di paesaggi spettacolari ed incontaminati un viaggio nella Kamchatka è proprio quello che fa per voi, e vi regalerà emozioni uniche ed indescrivibili, proprio come la sua natura spettacolare. Per gli appassionati di maestosi paesaggi nordici, in Siberia si estende il lago Bajkal, che regala panorami mozzafiato specialmente in primavera, quando il ghiaccio si scioglie creando lucenti sculture. Ma torniamo alla nostra penisola, ancora più remota della fredda Siberia: ci sono infatti delle tappe irrinunciabili durante un tour della Kamchatka, che comincia sempre da Petropavlovsk, la città principale, nella quale si atterra dopo nove ore di volo da Mosca. Da qui si parte per le escursioni nella Valle dei Geyser, nella Caldera Uzon e nella Riserva di Kronotsky, Patrimonio dell’Umanità: avrete così la possibilità di ammirare circa venti geyser, pozze di fango bollente e sorgenti termali che riempiono il canyon formato dal fiume Shumnaja, con vivissimi colori che lasciano senza fiato e sembrano provenire dalla tela di un pittore. Ci sono poi i vulcani Gorely e Mutnovsky, quest’ultimo all’interno della Riserva Yuzhno-Kamchatsky: anche qui la fanno da patroni i coni vulcanici, i laghi coloratissimi nascosti dal fumo dei geyser e le pozze di fango, in uno scenario surreale che colpisce al cuore. Alla scoperta del mare invece, si può visitare la baia di Avacha dalla quale si possono ammirare il vulcano omonimo e il Koryaksky, oltre ad osservare la fauna che vive in libertà sulle coste: oltre ai già citati leoni marini, foche e lontre ci sono anche molti uccelli come gabbiani della Khamchatka, pulcinelle di mare, aquile di mare e urie.

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