Weekend fuori porta a gennaio tra misteri, leggende e storia. Questo borgo del Sud Italia è capace di regalarvi un’esperienza di viaggio a 360°.
Siamo all’apice dell’inverno, ma il freddo gelido di questa stagione di certo non frena la nostra voglia di andare alla scoperta di nuove mete.
In questo periodo dell’anno viaggiare vuol dire godersi appieno la città o il borgo che si è deciso di visitare, soprattutto se la destinazione in questione è già di per sé poco affollata perché di norma fuori dal turismo di massa.
Gennaio, con la sua atmosfera velata e incantata, è per esempio il mese perfetto per addentrarsi in una piccola realtà italiana ancora poco nota nel cuore della Lucania. Parliamo di un borghetto ricco di suggestive storie, racconti inquietanti e antiche leggende.
Weekend fuori porta a gennaio nel borgo più misterioso d’Italia
Si dice che tra i suoi vicoli vaghino ancora oggi i fantasmi dei cavalieri Templari e che proprio qui sia stata sepolta la figlia di Dracula. Insomma, se amate l’occulto e i misteri medievali questo posto non potete di certo perdervelo.
All’apparenza, Acerenza appare tranquillo sulle colline lucane in provincia di Potenza. Ma questo borgo, semplice e autentico, in realtà custodisce antichi misteri irrisolti e storie affascinanti.
Acerenza: un piccolo borgo con una grande storia
Il piccolo borgo di Acerenza, con le sue circa 2000 anime, è diventato negli ultimi tempi una meta molto richiesta proprio per via delle sue leggende che l’hanno reso ancora più interessante.
Le suggestioni legate ad esso iniziano a partire e dal suo nome. Secondo alcuni, Acerenza potrebbe fare cenno al mitico fiume Acheronte, il corso d’acqua a metà tra il regno dei vivi e quello dei morti.
Il suo fascino però non si ferma a questo rimando mitologico. Il suo piccolo centro storico è infatti costituito da importanti monumenti che, seppur pochi, hanno tutti grandi storie da raccontare.
La Cattedrale di Acerenza e i suoi misteri
Il perno di tutto il centro storico è la Cattedrale, un luogo tanto affascinante quanto misterioso. É qui, nella culla dell’arte e del mistero di Acerenza, che sono custodite le leggende del borgo.
Si tratta di un edificio romanico-gotico eretto nel 1080 e modificato nel corso del tempo, fino all’aggiunta dei campanili nel XVIII secolo.
La Cattedrale è legata al nome di Ugo de’ Pagani, fondatore dell’ordine dei Cavalieri Templari. Si dice che nella cripta della Cattedrale si trovi una piccola finestra murata dove da secoli è nascosto il Santo Graal, il prezioso calice utilizzato da Cristo durante l’Ultima Cena e che raccolse il suo sangue.
Sulla facciata della Cattedrale, poi, si trova uno stemma particolare raffigurante un drago alato. Ed è a questo punto che ha inizio un’altra leggenda.
Questo stemma era il simbolo del Principe Vlad III, il noto Impalatore che ha ispirato la leggenda di Dracula. Si dice che all’interno della Cattedrale sia stata sepolta la figlia del sanguinario principe, Maria Balsa. Il perché, però, resterebbe ancora un mistero.
La Cattedrale è intitolata a Maria Assunta e a San Canio Vescovo. Legato a quest’ultima figura è infine un altro misterioso racconto. Si racconta che Canio sia stato arrestato e condannato alla decapitazione durante la persecuzione dei Cristiani a Cartagine, in Africa, nel III secolo a causa della sua fede.
Al momento dell’esecuzione, però, terremoti, fulmini, saette, tuoni e catastrofi naturali presero sopravvento, consentendogli la fuga in Italia.
Alla sua morte, i suoi resti sarebbero stati nascosti, mentre il suo bastone pastorale si trova sigillato in un altare in pietra all’interno della Cattedrale. Secondo i fedeli, il bastone si muoverebbe spontaneamente, avvicinandosi o scostandosi da chi si trova al suo cospetto.
I movimenti misteriosi del bastone sarebbero anche stati documentati nel 1779, quando un certo Francesco Paolo Saluzzi avrebbe visto il bastone sollevarsi inspiegabilmente. Secondo i credenti, il bastone si avvicinerebbe ai puri di cuore e si allontanerebbe invece da tutti gli altri.
Gli altri monumenti e attrattive di Acerenza
La bellezza del centro storico di questo borgo non si ferma alla Cattedrale. Passeggiando tra le sue vie, ci si imbatte in palazzi gentilizi del Settecento, portali in pietra e sculture.
A completare invece il complesso di edifici religiosi troviamo la Chiesetta di San Vincenzo e Chiesa di San Laviero martire, edificata nel 1065 e impreziosita da un altare barocco.
Ma non solo monumenti e misteri. Nei dintorni del borgo si trovano anche patrimoni naturali non indifferenti come il Lago di Acerenza, un bacino artificiale nato dallo sbarramento del Bradano, le colline d’argilla e l’Appennino Lucano nel quale organizzare bellissime escursioni e trekking.
Tra misteri, storie, tradizioni e natura Acerenza è quindi uno di quei borghi capace di regalarvi esperienze di viaggio sotto ogni punto di vista. In fondo, non per nulla è uno dei più belli d’Italia.