Vivere all’estero: Australia e Nuova Zelanda i paesi migliori secondo Forbes

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Vivere e lavorare in Australia o Nuova Zelanda secondo la rivista Forbes è la soluzione migliore per espatriare. Secondo una ricerca effettuata dalla rivista americana di economia e finanza, e dal gruppo bancario HBSC sono questi i due paesi in cima alla classifica secondo le preferenze degli emigrati. Ma non parliamo esclusivamente di possibilità di carriera o di guadagni economici, bensì di stile di vita, integrazione e inserimento nella comunità. In pratica Forbes ha stilato la classifica dei paesi più amichevoli del mondo.

Sono stati infatti presi in considerazione vari parametri che vanno da quelli che determinano la facilità di inserimento nel sistema economico del paese, ai rapporti con la popolazione locale. Si tieni infatti conto del lavoro, la facilità con cui si può trovare una casa, l’accesso al sistema sanitario, la cura per i propri figli; ma anche l’accoglienza dei locali verso gli immigrati, la loro apertura mentale, la possibilità di imparare la lingua, i trasporti, l’inquinamento. Cosa fa in pratica sentire gli immigrati a casa propria, e non gli fa sentire nostalgia della loro terra e della loro cultura.

L’indagine si è svolta su 3.500 espatriati in 100 paesi tra la scorsa primavera e l’estate, ma ha poi ristretto il campo a soli 31 paesi nell’elenco finale a causa della mancanza dei rappresentanti necessari per l’inchiesta in ogni singola nazione. La Nuova Zelanda primeggia su tutti, con uno scarto di pochi punti percentuale rispetto all’Australia al secondo posto. Gli antipodi vengono visti bene per il buon livello generale di servizi, la scarsa disoccupazione, la quasi totale assenza di criminalità, ma soprattutto per lo stile di vita molto più rilassato rispetto all’Occidente. Al terzo posto troviamo il Sudafrica, rappresentato nella fattispecie in Città del Capo, vista come la più europea delle città dell’Africa con ottimi servizi.

Seguono il Canada, un tempo al primo posto, e Stati Uniti: le prime cinque posizioni sono occupate tutte da paesi di madrelingua inglese, per questo visti bene dalla comunità di espatriati. Ma ecco a sorpresa apparire la Turchia al sesto posto: la popolazione turca è considerata la più amichevole di sempre. Seguono il Regno Unito, nonostante il costo caro della vita; le Filippine per l’accesso ai servizi di lusso; la Spagna per i rapporti sociali e la qualità della vita; la Malesia per la sua anima ecologica. Il Brasile, paese in via di sviluppo, piace agli emigrati proprio per la sua crescita; l’Italia, al dodicesimo posto, per il suo stile di vita ma ne si avverte la debolezza economica.

In fondo alla classifica finiscono invece quei paesi che, nonostante offrano guadagni e accesso ai beni di lusso, non consentono uno stile di vita e un rapporto con la popolazione locale adeguato. Emirati Arabi, Singapore, Hong Kong brillano per ricchezza ma non per la loro apertura. Al contrario, altri paesi più vivibili da un punto di vista sociale, ma difficili dal punto di vista dei servizi sono Russia, India, Qatar e Arabia Saudita.

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