La Commissione Ue approva il divieto dei collegamenti aerei per brevi tratte, se si ha a disposizione l’opzione del treno.
Se il treno potrà effettuare la stressa tratta dell’aereo, i voli potrebbero essere interrotti. L’ok dall’Europa, però, è ora soggetto a determinate condizioni. La legge è stata applicata a una situazione particolare, quando il treno consente la stessa tratta in un lasso di tempo di meno di 2 ore e mezza
Quali sono le condizioni?
Le condizioni sono che: il collegamento del treno tra le città deve essere sempre disponibile, e deve essere bidirezionale, con andata e ritorno sullo stesso percorso. I passeggeri devono poter sostare minino 8 ore nella città di arrivo prima della partenza per il viaggio di ritorno. E infine la frequenza dovrà essere sufficiente e ad orari adatti per i passeggeri.
La legge vale per la Francia, ma potrebbe essere un precedente anche per altri Paesi.
La Commissione dell’Unione Europea sa che il treno ad alta velocità può portarti all’aeroporto di Parigi, sia Lione Saint-Exupéry e sia Charles De Gaulle. Ma il governo francese potrebbe non volere che le persone volino da Lione perché con il treno impiegherebbero lo stesso tempo di un volo a tratta breve.
Il divieto di viaggiare in treno tra le sette stazioni ferroviarie di Parigi sarà fissato a condizione che il treno parta e arrivi direttamente all’aeroporto. Il treno può partire solo dal binario ad alta velocità dell’aeroporto e deve arrivare sullo stesso binario al ritorno.
Combattere l’inquinamento
Il divieto di voli per brevi tratte è stato introdotto dalla legge francese chiamata “Climat et résilience” (Clima e resilienza) nel 2021. La Commissione europea è stata autorizzata a stabilire questa norma perché ci sono due motivi per cui è importante.
La Commissione UE protegge la libertà di società delle compagnie aeree, limitata per proteggere l’ambiente dalle diffusione di anidride carbonica. E sono attenti sulla facoltà dei consumatori di optare tra più servizi (treno e aereo) in gara tra loro.
La Commissione dell’Unione Europea ritiene che la legge francese sui cambiamenti climatici sia efficace e abbia benefici ambientali. Si stima che bloccando i voli dall’aeroporto di Orly verso altre città francesi come Nantes, Lione e Bordeaux, si risparmieranno 55.000 tonnellate di CO2 ogni anno.
Succederà anche in Italia?
Questa nuova legge francese, ora approvata e “timbrata” dalla Commissione Ue, sta a significare che altre nazioni Ue potrebbero dover prendere in considerazione leggi simili. Se le Ferrovie dello Stato entreranno nel capitale di Ita Airways, il problema della concorrenza tra aerei e treni, sulle brevi distanze, tornerà sul tavolo.
A livello commerciale, due compagnie aeree (Ita Airways e FS) dovrebbero prendere in seria considerazione la sospensione dei voli tra città vicine che il treno ad alta velocità già collega velocemente. Ad esempio, il collegamento aereo tra Firenze e Roma, non avrebbe più motivo di esistere.
Il governo Meloni potrebbe avere il diritto di proporre una nuova legge a tutela dell’ambiente, dopo quella francese. Tutti i vettori aerei dovrebbero smettere di volare su distanze molto brevi.