I viaggi studio all’estero consentono di fare esperienze importanti, incontro con altre culture: lo scambio con altri studenti con i quali è possibile nuove e durature amicizie, la conoscenza di altri territori e quindi di nuove usanze e tradizioni.
Tante famiglie concedono ai propri figli questa opportunità di crescita. Anche quest’anno si sono registrate partenze in questo ambito, seppure con una modifica nella classifica delle destinazioni prescelte. A riconquistare il podio, come meta dei viaggi studio, il Regno Unito che ha recuperato la sua posizione di predominio, soffiando il primo posto al Canada che lo scorso anno aveva primeggiato.
La classifica delle destinazioni scelte per i viaggi studio
A ricostruire la classifica delle destinazioni preferite è un’organizzazione che da decenni si occupa di scambi linguistici e culturali nel mondo, il Wep. Dati alla mano, dopo aver ‘restituito’ il primato al Regno Unito, ha anche indicato quali sono gli altri due Paesi che l’affiancano e si tratta di Irlanda e Stati Uniti.
Ad aver inciso sulla scelta: le spese di viaggio
Ad aver inciso sulla scelta della meta sembra ci siano state le spese di viaggio. Il caro voli ha inciso, inevitabilmente, sulle scelte degli studenti che a fronte di un risparmio di costi hanno preferito Paesi più vicini. È così che l’Australia da terza nel 2023, è slittata al settimo posto, il Giappone si stabilizza sul decimo posto, mentre la Spagna risale passando dalla nona posizione alla quarta.
Anche l’età dei giovani viaggiatori è stato elemento decisivo sulla scelta della destinazione
Ma oltre a valutazioni strettamente economiche le scelte della famiglie sono state dettate anche dall’età dei figli in partenza e quindi dalla maturità, e per i più giovani i genitori hanno scelto destinazioni più vicine a casa che fossero, pertanto, più facilmente raggiungibili.
Qual è il lasso temporale preferito dagli studenti
In queste esperienze è stato calcolato che la preferenza è stata diretta o verso il semestre o verso l’intero anno, il primo con il 55 per cento, il secondo con il 35 per cento, solo il 10 per cento ha scelto il trimestre. Ovviamente più lungo è il periodo, maggiore è la possibilità di acquisire lingua, conoscenze e sufficiente grado di autonomia, è per questo che periodi più lunghi sono stati preferiti a soggiorni brevi.
Tempo di pianificare le prossime partenze
Proprio in questo periodo prenderà il via per tanti studenti la pianificazione del viaggio studio da fare nel corso del prossimo anno scolastico. L’autunno si rivela il mese migliore per individuare la località, valutare l’impegno di spesa e programmare la partenza.
