Sta facendo una semplice passeggiata in un giorno di riposo dal lavoro, quando vede brillare qualcosa in terra. Di che si tratta?
Una normale giornata di svago, una semplice passeggiata, ha trasformato quest’uomo in un improvvisato archeologo. Accade sempre più spesso che normali cittadini si rendano autori di scoperte di importanza incredibile, così quasi per caso. Questa volta si tratta di qualcosa di davvero incredibile.
Vede brillare qualcosa per terra, di che si tratta?
Il protagonista ed archeologo improvvisato di questa vicenda si chiama Erez Avrahamov. L’uomo di 45 anni, in un giorno di riposto dal lavoro aveva deciso di fare un’escursione quando vede brillare qualcosa per terra.
Inizialmente incuriosito ha pensato si trattasse di un gioiello smarrito da qualcuno. Avvicinandosi però si è immediatamente reso conto dell’errore. Si tratta infatti di un sigillo certamente antichissimo nella curiosa forma di scarabeo.
Pur non sapendo esattamente dare un nome all’oggetto, Avrahamov ha compreso di essersi imbattuto in qualcosa di importante, dunque ha immediatamente contattato le autorità. E difatti non sbagliava: si tratta di un sigillo collocabile nel periodo del Primo Tempio. Ci troviamo infatti in Bassa Galilea, precisamente nella Riserva Naturale di Tabor Stream. Un luogo molto suggestivo e di grande valenza storica, soprattutto perché secondo gli esperti qui sorgeva anticamente Anaharat, una antica città della popolazione Issachar, citata anche nella Bibbia.
L’uomo si trovava nella zona di Tel Rekhesh, un’area collinare nella zona nord orientale di Israele. Immediatamente allertati gli esperti dell’Autorità Israeliana per le antichità, sono loro a darne comunicazione al resto del mondo, spiegando l’incredibile scoperta.
Il commento degli esperti
Di che si tratta esattamente dunque? A quanto spiegano gli storici lo scarabeo era molto diffuso nel periodo del IV millennio a.C. Veniva utilizzato come sigillo e creato da pietre sopratutto preziose, in particolare ametista, steatite o corniolo. In passato ne sono stati recuperati diversi di colore tra il verde ed il blu.
A commentare l’incredibile ritrovamento sono stati diversi esperti. Innanzitutto Nir Distelfeld, dell’Autorità Israeliana per le autorità, si è definito inizialmente incredulo. Non poteva immaginare la portata del ritrovamento quando Avrahamov lo ha contattato. Proprio per questo gli ha chiesto di controllare e descrivergli bene al telefono sopratutto il retro dello scarabeo, dalla parte piatta. Per essere certo di aver capito bene.
A piegare qualcosa in più di questo oggetto è stato poi Othmar Keel, professore dell’Università di Friburgo. Il docente senza ombra di dubbio ritiene che lo scarabeo, sia stato ricavato da una corniola, e dal suo lato piatto raffigura qualcosa di alato, forse un grifone, un cavallo, insomma qualcosa che riguarda il leggendario Pegaso. Sulla datazione ritiene che si possa con certezza riportarla al VIII secolo a.C.
Gli fa eco Itzik Paz, archeologo dell’Autorità israeliana per le Antichità. In particolare l’esperto ha molto lavorato in passato nella zona di Tel Rekhesh. Secondo lui questo è uno dei reperti più importanti mai rinvenuti nell’area. Forse una grande testimonianza di popolazione assira o babilonese. Sospetto che le autorità hanno da anni, ma che non sono mai riuscite a confermare. Almeno fino ad oggi.