Valle dei Templi, Patrimonio dell’UNESCO: cosa vedere

Valle dei Templi ad Agrigento, ecco cosa vedere in uno dei siti archeologici più grandi al mondo, nella nostra Sicilia.

Valle dei Templi cosa vedere
Valle dei Templi Tempio della Concordia – viaggi.nanopress.it

A pochi passi dal centro storico di Agrigento, sorge uno dei siti archeologici più grandi al mondo: la Valle dei Templi, tra i siti più rappresentativi della civiltà greca classica.

Si tratta di un’area di circa 1300 ettari, dichiarata nel 1998 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco che custodisce ben 12 templi dorici, ma anche un’agorà, un teatro, santuari e necropoli. Un viaggio suggestivo nella Magna Grecia, un luogo dove passeggiare tra la storia con un’affascinante cornice siciliana.

Andiamo quindi a scoprire la storia della Valle dei Templi e cosa vedere al suo interno.

Valle dei Templi, la storia

Per raccontare l’origine della Valle dei Templi dobbiamo iniziare dalla fondazione dell’antica città di Akragas, colonia greca fondata nel VI secolo a.C. La città sorgeva su un altopiano circondato a nord dal Colle di Girgenti e dai rilievi della Rupe Atenea, e a sud dalla Collina dei Templi.

Divenne poi una grande città stato, con più di 200 mila abitanti, ma venne in seguito distrutta dai cartaginesi nel 406 a.C. Passò poi sotto la dominazione dei romani, divenendo così Agrigentum, e tornò ad essere una città ricca, grazie anche all’estrazione e al commercio di zolfo.

Valle dei Templi cosa vedere
Tempio di Ercole – viaggi.nanopress.it

La città moderna invece, si sviluppò sul Colle di Girgenti dopo la dominazione araba avvenuta più o meno nel 840 d.C.; mentre la Valle dei Templi fu destinata a produzioni artigianali e agricole, e i monumenti vennero spogliati dei blocchi per costruire edifici della città.

Cosa vedere, i templi principali

Tra i templi più belli da vedere alla Valle dei Templi, troviamo sicuramente il Tempio di Giunone, in una delle zone più elevate della collina dei templi; in realtà, non si sa a quale divinità fosse dedicato, ma il nome deriva da un’errata interpretazione di uno scritto di Plinio Il Vecchio, il quale si riferiva in realtà al tempio di Giunone a Crotone.

Si tratta di un tempio di ordine dorico del V secolo a.C. con 6 colonne sui lati brevi e 13 sui lunghi, che venne probabilmente danneggiato da un incendio durante la conquista cartaginese e poi ristrutturato in epoca romana.

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Tempio di Giunone – viaggi.nanopress.it

Uno dei templi meglio conservati dell’antica Grecia è invece il Tempio della Concordia, che deve il suo nome a un’iscrizione latina con dedica alla “Concordia degli Agrigentini” che fu messa erroneamente a rapporto con questo tempio nel ‘500. Anche questo è un tempio dorico del V secolo a.C., con 6 colonne sui lati brevi e 13 sui lunghi che conserva ancora gli elementi della trabeazione e i frontoni a est e ovest.

Il più antico fra i templi dorici è invece il Tempio di Ercole, costruito intorno al VI secolo a.C., chiamato così grazie a una testimonianza di Cicerone, il quale nei suoi scritti parlava di un tempio dedicato all’eroe presso l’Agorà.

Poco rimane delle rovine del Tempio di Giove Olimpo. Ma quello che si vede basta per capire che si tratta di uno dei più grandi templi dorici dell’antichità. Probabilmente il tempio venne danneggiato da terremoti e in seguito venne utilizzato per costruire il molo di Porto Empedocle.

Si tratta di un edificio enorme, che probabilmente però non venne mai completato, come testimoniato dallo storico Diodoro Siculo, che in uno scritto racconta come alla conquista dei cartaginesi mancasse ancora il tetto.

Altri siti da vedere

Un altro tempio visitabile però solo su prenotazione è il Tempio di Asclepio, posto a circa 900 metri dalla cinta muraria della città antica. Secondo alcune fonti, il tempio probabilmente aveva già una funzione sacra nel VI secolo a.C., ed era dedicato a Apollo medico; ma assunse l’aspetto definitivo solo nel III secolo a.C.

Visitabile solo attraverso il Giardino della Kolymbetra è invece il Tempio di Vulcano, databile probabilmente al 430 a.c e di cui non resta quasi nulla.

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Tempio dei Dioscuri – viaggi.nanopress.it

Da vedere anche il Santuario delle Divinità Ctonie, parte centrale di varie aree sacre dedicate a Demetra e Persefone; ma anche il vicino Tempio dei Dioscuri, che in realtà pare sia dedicato invece anch’esso alle due dee.

Oltre a questi templi monumentali, è possibile visitare la Necropoli paleocristiana, databile probabilmente tra il III e il VI secolo d.C.; ma anche la Tomba di Nerone, che però non ha in realtà niente a che fare con il Nerone vissuto nel V secolo a.C.

Tra gli altri luoghi da vedere, anche la Porta V, una delle nove lungo la cinta muraria dell’antica città e il ginnasio di epoca romana; l’Ekklesasterion, dove si riuniva l’assemblea dei cittadini, e il teatro individuato solo nel 2016 e visitabile solo dall’esterno o tramite prenotazione.

Con la stessa modalità possono essere visitati anche il Bouleuterion, la sala del consiglio dei rappresentanti del popolo, il Santuario ellenistico- romano e il Quartiere ellenistico- romano che si estende per più di 10000 metri quadri.

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